Camorra a Latina, maxi-sequestro al clan Mallardo

16/10/2014 di
elicottero-guardia-di-finanza-latina-24ore-09889

auto-guardia-finanzaConfiscati beni per un valore complessivo di 46,8 milioni di euro, dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, ai fratelli Domenico e Giovanni Dell’Aquila, appartenenti al noto clan camorrista Mallardo, ed a Vittorio Emanuele Dell’Aquila e Salvatore Cicatelli, rispettivamente figlio e fiduciario di Giovanni Dell’Aquila, per conto del quale avevano costituito una cellula economica, operante, prevalentemente, nel territorio del basso Lazio.

Si tratta di 13 società, con sede in provincia di Latina, Napoli, Caserta e Bologna, operanti nel settore delle costruzioni di edifici, nel commercio di porcellana, di autoveicoli, nel settore dell’intermediazione immobiliare e alberghiero e della ristorazione, 105 immobili in provincia di Latina, Napoli, Caserta, Ferrara e Bologna, 23 auto/motoveicoli, tra cui 3 autovetture d’epoca e numerosi rapporti bancari/postali/assicurativi/azioni, La confisca, spiega una nota della Guardia di Finanza, disposta dal Tribunale di Latina – Sezione Penale, interviene a distanza di circa un anno dal sequestro eseguito nell’ambito di un procedimento per l’applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale e personale nei confronti dei fratelli Dell’Aquila.

 La confisca riguarda 13 società, con sede in provincia di Latina, Napoli, Caserta e Bologna, operanti nel settore delle costruzioni, nel commercio di porcellana, di auto, nel settore dell’intermediazione immobiliare e alberghiero e della ristorazione, 105 immobili in provincia di Latina, Napoli, Caserta, Ferrara e Bologna e 23 auto e moto e numerosi rapporti bancari, postali, assicurativi e azioni. La confisca arriva a distanza di un anno dal sequestro eseguito nell’ambito di un procedimento per l’applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale e personale nei confronti dei fratelli Dell’Aquila.

Le indagini del Gico (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, avviate nel 2012 e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, hanno consentito di accertare la costante ascesa, nella Provincia di Latina, Napoli e, in parte, in Emilia Romagna, dei fratelli Dell’Aquila, noti imprenditori campani, attraverso rapporti dai reciproci vantaggi con esponenti di spicco del clan Mallardo.

L’operatività del clan è stata nel tempo orientata, attraverso il «controllo economico» e i considerevoli reinvestimenti dei proventi delle attività criminali, al finanziamento del traffico di stupefacenti e al controllo delle attività economiche di rilievo (edilizia, appalti e forniture pubbliche, commercio all’ingrosso). Non più limitandosi al territorio d’origine, il clan – ormai da tempo – aveva esteso la propria sfera d’azione anche in altre Regioni dell’Italia centrale e meridionale e, in particolare, nel Lazio.

Il provvedimento del Tribunale di Latina conferma la solidità dell’impianto accusatorio formulato dalla Dda capitolina, sia per quanto concerne la pericolosità sociale di Domenico, Giovanni e Vittorio Emanuele Dell’Aquila, ai quali è stata applicata la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel Comune di loro residenza per 5 anni, che in relazione alla macroscopica sproporzione tra il patrimonio mobiliare, immobiliare e societario ai medesimi riconducibile e la rispettiva situazione reddituale dichiarata al Fisco, ordinando la confisca di tutti i beni individuati. Le operazioni di polizia hanno comportato l’impiego di oltre 100 Finanzieri in Lazio, Campania ed Emilia Romagna.

  1. articolo ripetitivo
    ma esattamente le attività a Latina quali sono? Così le evitiamo!

  2. sono d’accordo con Cinico! A parte il disco incantato sulla ripetizione dell’articolo, non si riesce a capire la “Provincia di Latina” citato più di una volta, e quale Comune dei 33 è coinvolto in questa faccenda.

  3. Ma no andate ad attestare i ragazzi che hanno 3 gr di fumo in tasca… o gli ultras…..