Approvato il nuovo Piano Casa: ecco cosa prevede

01/10/2010 di
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La giunta regionale del Lazio ha approvato questa mattina il nuovo Piano casa. Lo ha riferito la presidente Renata Polverini entrando all’Auditorium della Conciliazione dove, durante il convegno ‘Lavoro e territorio’, sarà presentato il documento. “Oggi presentiamo il nuovo piano casa che oltre a dare una risposta all’emergenza abitativa – ha sottolineato la governatrice – sicuramente rilancerà fortemente il settore delle costruzioni. Il Lazio ha ingranato una nuova marcia”.

«Inizia qui un nuovo corso per mettere in marcia verso un nuovo sviluppo la Regione Lazio». Polverini ha colto l’occasione del convegno ‘Lavoro e territorì per «ringraziare tutti i protagonisti di questo nuovo corso, tutti gli assessori di cui – ha detto – vado feria e con cui ho un rapporto che non è fatto di polemiche ma di lavoro sul territorio. Da qui a breve consegneremo il piano casa nelle mani del presidente del consiglio Regionale».

FINANZIAMENTI AI COMUNI – «Gli sforzi della Regione Lazio per aiutare gli enti locali e le imprese non si fermano al patto regionalizzato, che si applica ai Comuni superiori ai 5 mila abitanti. Per i circa 250 Comuni sotto questa soglia stiamo mettendo in atto un intervento straordinario». Lo ha spiegato la presidente della Regione Lazio Renata Polverini nel corso del convegno ‘Lavoro e territoriò all’Auditorium Conciliazione di Roma. «La Regione da subito – ha spiegato – pagherà il 50% dei residui in conto capitale dei piccoli Comuni, per una spesa di 31,5 milioni. La Regione pagherà tutti i residui correnti dei microcomuni, per una spesa di 2 milioni. La Regione – ha proseguito Polverini – pagherà 8 milioni ai Comuni capofila dei distretti sociali. La Regione infine, per sostenere e favorire gli artigiani e le piccole imprese del territorio pagherà tutte le fatture sotto i 5 mila euro. Si parla di circa 4 mila creditori per un totale attorno ai 10 milioni».

Questo pacchetto in quattro punti, ha sottolineato la governatrice, può essere attivato da subito: «Servirà solo il tempo necessario agli adempimenti tecnici della nostra Ragioniera». Polverini ha poi ribadito l’importanza del patto regionalizzato, che ha ridato «centralità alle Province attraverso le quali si stabiliranno le quote di patto di stabilità da rendere disponibili, come una tassa di compensazione gestita da e sul territorio. La Regione insomma – ha concluso Polverini – peggiorerà a vantaggio degli altri enti il proprio patto e andrà anche incontro alle eventuali necessità di cassa dei Comuni per utilizzare al meglio questo nuovo strumento».

NESSUNA COLATA DI CEMENTO A LATINA – «Chi parla oggi di una colata di cemento nell’Agro Pontino non ha forse nemmeno avuto la voglia di leggere il piano, era già pronto con le sue critiche». Lo ha detto la presidente della Regione Lazio Renata Polverini nel corso delle conclusioni del convegno  «Ma noi andiamo avanti lo stesso – ha aggiunto – perchè ci piace ciò che la gente ci dice: che abbiamo fatto bene, che si respira un’aria nuova, che le cose sono cambiate. Ma soprattutto ci dicono – ha concluso la governatrice – che siamo persone per bene. Questo sono io e questo sono anche le persone che lavorano insieme a me».

60% DELLA VOLUMETRIA – Nel nuovo piano casa «c’è la possibilità di sostituire interi condomini in stato di degrado, favorita con il 60% della volumetria esistente a condizione che venga mantenuto almeno il precedente numero di abitazioni in capo agli attuali proprietari». «Noi – ha aggiunto Ciocchetti – diamo degli incentivi alla demolizione-ricostruzione, con la precedente normativa non ne aveva usufruito nessuno».

ADEGUAMENTO SISMICO – «Per favorire l’adeguamento sismico degli edifici esistenti la nuova legge prevede un incentivo fino al 35% della volumetria esistente». «Noi applichiamo – ha aggiunto – Ciocchetti il decreto 14 gennaio 2008, quando si fa l’adeguamento o il miglioramento antisismico e, su indicazione della presidente Polverini, premiamo gli adeguamenti per aprire la strada alle ristrutturazioni».

AMPLIAMENTI SENZA IL LIMITE DEI 1.000 METRI CUBI – Con il nuovo piano casa sarà possibile estendere gli interventi di ampliamento del 20% anche agli edifici di dimensioni maggiori di 1.000 metri cubi, ma comunque entro un massimo di 200 metri cubi. Ciocchetti ha fatto riferimento alla possibilità di ampliamenti anche per gli artigiani o il settore terziario, «in modo legale e non con l’abusivismo. Basta con la lotta all’abusivismo fatto di demolizioni spot: servono leggi sicure».

20% DI EDILIZIA SOCIALE – «Noi rendiamo obbligatorio in ogni piano urbanistico un 20% di edilizia sociale, che sia sovvenzionata, agevolata, housing o universitaria». Ciocchetti ha spiegato che, a suo avviso, il vecchio limite al 50% era in realtà un limite e non un incentivo alla programmazione. Le nuove norme inoltre, ha aggiunto, «ci permetteranno di dire addio ai ‘ghettì dove ci sono, per esempio, solo case popolari».

PREMI PER LE ZONE COSTIERE – Il nuovo piano casa consentirà di «semplificare e incentivare la formazione di programmi integrati per il riordino delle periferie e la riqualificazione ambientale, con particolare riguardo al litorale per restituire la fascia costiera alla sua naturale fruibilità attraverso premi di cubatura fino al raddoppio di quella esistente da edificare in altro sito».  «Queste norme – ha proseguito l’assessore – consentono di demolire quelle brutture in fascia di rispetto e di ricostruire all’interno. La nostra è una grande operazione di riqualificazione di quelle aree dove è stato costruito in modo improprio. È l’esatto contrario – ha concluso Ciocchetti – della devastazione ambientale».

IL NUOVO PIANO CASA IN SINTESI:

Sostituzione edilizia attraverso la demolizione e ricostruzione, adeguamento sismico, premio di cubatura del 60%, housing sociale. Sono i punti cardine su cui si basa il nuovo Piano Casa della Regione, Il documento si articola in 10 punti:

1 – Semplificare ulteriormente le procedure con l’utilizzo della Dichiarazione inizio attività (Dia) e si procederà con il permesso di costruire, per gli interventi più rilevanti, accelerando l’iter amministrativo attraverso Conferenza servizi per raccogliere in un solo giorno tutti i pareri.

2 – Estendere la possibilità di intervento di ampliamento anche a tutti gli edifici ubicati in zona agricola consentendo così di ampliare, al massimo, di soli 62 metri quadrati, una casa senza incidere sul patrimonio ambientale, ma contribuendo fattivamente alla conservazione del patrimoni edilizio. Questo contrasterà l’abbandono.

3 – Escludere gli interventi sugli edifici situati in zone vincolate, salvo che gli stessi non risultino coerenti e compatibili con gli strumenti di tutela con l’ottenimento del nulla osta dell’ente preposto alla tutela.

4 – Estendere gli interventi alle zone di pregio ma escludendo dalle stesse l’applicazione della presente legge di modifica negli insediamenti urbani storici come individuati dal Ptpr. garantendo così la piena tutela e la preservazione di tutte quelle aree di valore storico.

5 – Estendere gli interventi a tutti gli edifici a destinazione non residenziale dismessi favorendo la loro sostituzione attraverso la demolizione e ricostruzione con cambio di destinazione d’uso verso il residenziale destinandone il 30% all’housing sociale, all’edilizia universitaria e monetizzando il 30% ai comuni al di sotto dei 50mila abitanti.

6 – Estendere gli interventi di ampliamento del 20% anche agli edifici di dimensioni maggiori ai 1000 metri cubi ma comunque entro un massimo di 200 metri cubi.

7 – Possibilità di sostituzione di interi condomini in stato di degrado favorita con il 60% della volumetria esistente a condizione che venga mantenuta almeno il precedente numero di abitazione in capo agli attuali proprietari.

8 – Per favorire l’adeguamento sismico degli edifici esistenti la legge di modifica prevede un incentivo fino al 35% della volumetria esistente.

9 – Semplificare e incentivare la formazione di programmi integrati tesi al riordino delle periferie e alla riqualificazione ambientale con particolare riguardo al litorale marino per restituire la fascia costiera alla naturale fruibilità attraverso premi di cubatura fino al raddoppio di quella esistente da edificare in altro sito.

10 – La sostituzione edilizia attraverso la demolizione e ricostruzione consentirà il rinnovo del patrimonio edilizio esistente con architettura bio sostenibile con il contenimento dei consumi energetici, materiali eco compatibili di nuova generazione evitando inoltre il consumo di ulteriore territorio

  1. Questa è una bellissima notizia sia per gli imprenditori che per i proprietari di immobili brava POLVERINI ma per distinguerti devi cambiare il piano sanitario ,taglia dove vuoi ma la salute è al comando di tutto

  2. sei sicuro che sia una bella notizia? io aspetterei la pubblicazione integrale del testo per verificare quanta possibilità è stata concessa ai palazzinari e abusivisti professionisti, quelli che tra le “righe” della Legge trovano la possibiltà di eludere anche le Leggi nazionali oltre a quelle regionali.

  3. se per te è una bella notizia siamo proprio alla frutta…praticamente vedremo i palazzi aumentare di un piano