Regione, Zingaretti si insedia. Ora la nuova Giunta

12/03/2013 di
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Il neopresidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti si è insediato nella sede della giunta di via Cristoforo Colombo. Nell’atrio del palazzo una folla di dipendenti della Regione, oltre ai membri del suo staff. Zingaretti è sceso dalla sua auto privata, una Renault Scenic, e, sotto la pioggia, ha percorso i pochi metri fino a un cordone rosso, che simbolicamente ha varcato. Un applauso ha accolto Zingaretti, che si è fatto largo tra i fotografi e ha raggiunto il suo nuovo ufficio al secondo piano, stringendo le mani ai dipendenti e alle guardie giurate, sorridendo.

Zingaretti avrà ora pochi giorni per varare la sua giunta, e le consultazioni proseguono senza posa, anche con i candidati alle primarie per il Campidoglio. Il presidente ha promesso il suo sostegno a chiunque vincerà la sfida. Ma intanto deve mettere ordine in casa sua. Di certo c’è che Zingaretti darà ampio spazio in giunta agli esterni, che dovrebbero costituire anzi il 100 per cento della sua squadra.  Le parole d’ordine sono due: no a bilancini e manuale Cencelli, sì a qualità e valore aggiunto.

Ecco dunque che accanto ad amministratori già d’esperienza (e fiducia) del presidente, come Michele Civita o Massimiliano Smeriglio di Sel, che sarà vicepresidente, si fanno i nomi per esempio del rettore di Roma
Tre Guido Fabiani e della ideatrice del RomaEuropa Monique Veaute. Casella chiave, il Bilancio. Zingaretti vuole un nome di forza sicura (si era parlato di Piero Giarda e Vincenzo Visco, tanto per inquadrare il calibro). Altri nomi ben stabili nel totogiunta, Sonia Ricci (di Sezze) e Fabio Refrigeri, sindaco di Poggio Mirteto (Rieti).

E che il metodo di Zingaretti abbia il consenso del Partito democratico lo ha confermato questa sera il segretario regionale Enrico Gasbarra: «L’azione della nuova Regione Lazio dovrà essere netta e incisiva – ha detto alla direzione regionale -. Il Pd sarà vicino al presidente Zingaretti, ma lo farà in forme nuove e diverse rispetto al passato. Un Pd che dà spinta ed energie al presidente, e piena autonomia nella composizione della sua squadra di governo. Sarà la giunta del presidente, non la giunta della politica dei veti e degli equilibri».

Ma per Francesco Storace, che si prepara a essere il capo dell’opposizione alla Pisana, dalle parole di Gasbarra emergono piuttosto guai: «Se il leader regionale Gasbarra invita Zingaretti a varare la giunta del presidente – osserva il capo de La Destra – vuol dire che ci sono problemi per il governo del Lazio».