ACCENTURE: 50% DEGLI ITALIANI FAVOREVOLE AL NUCLEARE

09/04/2010 di

Cresce la percentuale di italiani che vuole affidarsi all’energia nucleare, insieme alle energie rinnovabili, per risolvere la dipendenza dai combustibili fossili e non sono pochi coloro che non si opporrebbero a una centrale nella propria regione. Almeno secondo una ricerca di Accenture dal titolo ‘New energy world’, che analizza il punto dei vista dei consumatori nei confronti dei consumi energetici in 22 Paesi.


Nell’analoga ricerca del 2009, la quota dei favorevoli al mix nucleare-rinnovabili era pari al 37%, mentre quest’anno si sale al 45%. Piu’ della meta’ degli intervistati (71%) e’ inoltre convinto che grazie all’introduzione del nucleare l’Italia potra’ diventare meno dipendente dai Paesi esteri e due terzi di questi (quindi quasi il 50% del totale) si dichiara anche d’accordo sulla costruzione di un impianto nucleare nella propria regione. In generale, comunque, il 77% del campione intervistato si dichiara preoccupato per il rischio di esaurimento delle risorse energetiche: tuttavia, solo una persona su tre ritiene che la riduzione dei consumi di energia sia prioritaria per limitare la dipendenza dai combustibili fossili.

La grande maggioranza (93%) preme poi per un controllo e un piu’ incisivo intervento del governo per affrontare la sfida energetica, indicando tra le priorita’ incentivi allo sviluppo di nuove tecnologie, maggiore controllo sui prezzi, investimenti per lo sviluppo di fonti energetiche a basso contenuto di carbone. Esiste, inoltre, una particolare forma di preoccupazione relativa alla presenza di stranieri nelle societa’ energetiche locali: l’81% degli italiani non si sente rassicurato dalla proprieta’ straniera.

Berlusconi. Il ritorno all’energia nucleare è una decisione «doverosa». È quanto ha detto il premier Silvio Berlusconi spiegando che il no all’atomo ha comportato per l’Italia un costo del 30% in più dell’energia nel confronto con i partner europei ed una perdita di competitività.. «Noi eravamo un Paese all’avanguardia, Fermi era un italiano e nel ’64 avevamo una centrale», ha detto Berlusconi a Parigi ricordando che poi il percorso nucleare si è interrotto con il referendum. «A fronte di questo abbiamo il risultato che in Italia l’energia viene pagata il 30% in più rispetto agli altri cittadini europei e questo ci mette in difficoltà. Il nucleare è una decisione doverosa; ora abbiamo la necessità di convincere i cittadini delle zone su cui si costruiranno le centrali che sono sicure». A questo proposito, ha proseguito: «Sarkozy mi ricordava che molte centrali francesi sono al confine con le Alpi ed un eventuale ma impensabile incidente avrebbe ripercussioni. Pensiamo di fare una preparazione anche di collaborazione con la Francia con interviste ai cittadini francesi per far conoscere ai cittadini italiani quello che provano coloro che abitano vicino alle centrali».

AREVA SIGLA ACCORDI CON ANSALDO, TECHINT E CIRTEN. Tre accordi di cooperazione industriali e universitari nel nucleare per Areva con i suoi partner italiani. Il gruppo nucleare francese, in particolare, ha firmato l’accordo con Ansaldo Energia che prevede la partecipazione del gruppo italiano controllato da Finmeccanica nella costruzione degli Epr italiani. Lo rende noto Areva in un comunicato precisando che gli accordi, che sono stati firmati dal presidente del direttorio del gruppo nucleare francese, Anne Lauvergeon, in occasione del vertice italo-francese, «confermano gli impegni di Areva a stringere partnership di lungo termine con i suoi interlocutori locali e a sostenere il rilancio del nucleare in Italia e all’internazionale». L’accordo firmato con il presidente di Ansaldo Energia, Giuseppe Zampini, «permetterà ad Areva e Ansaldo di lavorare insieme in Italia, nell’ambito del progetto di costruzione di almeno 4 Epr di Enel ed Edf in Italia ma anche nel resto del mondo». Questa partnership, si legge, si tradurrà in particolare in una cooperazione nell’ingegneria e nella fornitura di materiali tecnici. L’accordo firmato il presidente di Techint, Enrico Bonatti, sottolinea Areva, «prevede la cooperazione tra le due aziende nei futuri progetti nucleari chiavi in mano nel mondo, appoggiandosi anche sull’esperienza e il know how di Techint nell’ingegneria e la costruzione di grandi impianti industriali». Inoltre, rileva Areva, «un accordo nella formazione è stato firmato con Giuseppe Forasassi, presidente del Cirten che raggruppa le università de La Sapienza di Roma, di Pisa, Padova, Palermo, Politecnico di Milano e Politecnico di Torino. Questo accordo prevede il contributo di Areva per lo sviluppo di nuove competenze industriali nucleari in Italia». Questi accordi, commenta Lauvergeon, «molto complementari, testimoniano della volontà di Areva di lavorare in stretta collaborazione con l’industria italiana per il rilancio del nucleare. Con i nostri partner e fornitori siamo pronti a mettere la nostra esperienza e competenza a disposizione dei nostri clienti per i loro progetti nucleari in Italia».

VERDI: BERLUSCONI DICA DOVE FARÀ CENTRALI. I SUOI GOVERNATORI NON LE VOGLIONO. «Adesso Berlusconi dica agli italiani dove farà le centrali nucleari italiane. Per costruirle userà l’esercito? Visto che tutti i presidenti delle regioni, compresi quelli di centro destra si sono detti indisponibili per il nucleare del governo». Lo dichiara il Presidente nazionale dei verdi Angelo Bonelli. «Il governo continua ad imbrogliare i cittadini – afferma ancora Bonelli – Non è vero che con il nucleare l’energia costerà meno: al contrario i cittadini dovranno subire un aumento delle bollette di almeno il 15% per finanziare la costruzione e la gestione degli impianti». «Il nucleare sottrae risorse fondamentali all’innovazione tecnologica del nostro paese – sottolinea poi Bonelli – perchè il governo ha scelto di investire su una tecnologia obsoleta, la EPR, che l’Agenzia per sicurezza nucleare degli Usa non vuole certificare perchè considerata insicura e lascia al palo la ricerca e lo sviluppo delle rinnovabili, dell’efficienza energetica su cui, invece, gli altri paesi europei stanno investendo con forza». «Non i Verdi – aggiunge Bonelli – ma le analisi finanziarie delle agenzie di rating come Moody’s e Citygroup smontano le previsioni economiche del governo sul nucleare e svelano l’inganno. In una simulazione fra i diversi tipi di energia il costo del nucleare è elevatissimo: costa infatti 151 dollari per Megawattora contro i 120 dollari del gas, i 125 dollari dell’Eolico ed il costo medio del capitale investito sul nucleare è superiore del 10% rispetto alle altre fonti energetiche. Infine chi pagherà i costi delle centrali che ammontano circa a 8-9 miliardi di euro per ogni reattore (preventivo Areva per reattore in Ontario Canada)? E soprattutto dove troverà le risorse l’Enel che ha accumulato un debito di circa 51 miliardi di euro? Ovviamente – conclude il leader dei Verdi – lo pagheranno i cittadini in bolletta».

  1. Accenture fa sondaggi??
    per la cronaca Accenture e’ una delle piu grandi societa’ di consulenza del mondo..spazia in vari campi…gestionale, informatico ecc ecc…
    ha tutta la convenienza a scrivere cio…non dico che sia falso ma ho seri dubbi quando leggo che “quasi il 50% del totale si dichiara anche d’accordo sulla costruzione di un impianto nucleare nella propria regione”

  2. Come si fa a chiedere alla popolazione italiana che non si informa che guarda il grande fratello o la de filippi se

  3. …a puntare il dito…caro mauro critichi chi guarda Gf e maria de filippi e poi scrivi ” OGNIUNO”….praticamente il bue dice cornuto all’asino…questo sito

  4. Accenture avra’ sicuramente il suo interesse a diffondere queste menzogne, ma…. chi gli ha conferito il mandato? COMPLICE e’ anche chi gli fa eco… ci siamo capiti?

    Comunque chi le vuole si puo’ ritagliare una fetta di territorio, ci vada ad abitare con la famiglia e ci costruisca tutte le sue termo-inporcatori, termo-nuckleatori, ecc.

    Scommettete che verrebbero da ‘NOI’ che andiamo a legna e spingiamo per la differenziata?

    Le centrali le fanno dove ci sono piu’ poveracci, pecoroni e corruzione politica, fateci caso.

    Comunque il MEETUP DI LATINA, ha preparato una bella inchiesta sul nucleare a Latina che sta per pubblicare, prepararo’ un vero sondaggio (con le fonti e trasparente) e ne riparleremo.

  5. Meglio un libro di grammatica in meno che un polmone malato in pi

  6. Sono un ingegnere (nucleare: quindi credo di rientrare nella categoria, come dici tu, di “esperto”).

    Non ho interessi nel campo perch

  7. Agli Italiani va bene tutto, basta che la centrale non ce l’hanno vicino casa!!Solita mentalit

  8. continuate a votare centro destra e di cosa vi lamentate…
    raccolta rifiuti e acqua con bollette pi

  9. vedi caro santanas, dovresti sapere che, dato che rispondi a tono, il nucleare non comporta il danno al polmone, ma ai precursori del sangue, cio

  10. per crearsi una opinione sarebbe opportuno leggere circa 300 libri come ho fatto io; e pensa che l’ho fatto e lo faccio perch

  11. Questo invece esiste mi pare!!
    Guarda, io non ti ho nemmeno risposto alla tua puntualizzazione proprio perch

  12. MAURO, hai toccato uno dei primi (man non unico) punti sul nucleare che guarda caso

  13. Per il filmato: minuto -11:58.
    I filmati del Corriere fanno il ‘conto alla rovescia’ ;D