Asili nido, basta “furbetti” che rubano il posto a chi ne ha diritto

17/07/2012 di
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Basta furbetti che iscrivono i figli negli asili nido comunali senza averne diritto e quindi togliendo il posto a chi ne ha bisogno.

«Abbiamo ricevuto tantissime segnalazioni di genitori che, pur avendo le carte in regola, non riescono a iscrivere i propri figli negli asili nido comunali di Latina e si vedono superare da chi ha di fatto redditi più alti dei loro ma non li dichiara», denuncia Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito democratico, che ha raccolto le denunce di molte persone che sono rimaste fuori dalle graduatorie perché hanno un ISEE superiore a quello di famiglie, che pur avendo un tenore di vita altissimo, dichiarano al fisco di essere nullatenenti o quasi.

«I controlli messi in campo dal Comune – spiega la consigliera del Pd – sono molto superficiali: ci si limita, cioè, a visionare le domande complete dell’Isee e verificare che i dati siano corretti, non che siano veri. Noi invece possiamo coinvolgere l’agenzia delle entrate e la Guardia di finanza segnalando i dichiaranti per un controllo».

In questo senso la consigliera Zuliani aveva anche presentato la proposta all’amministrazione di partecipare all’accertamento fiscale. Si sarebbe trattato di stipulare una convenzione con Inps e agenzia delle entrate. Poi attraverso l’incrocio delle banche dati, con un software tarato sugli standard di sicurezza informatica e adeguato al trattamento dei dati personali, nelle casse comunali sarebbe andato a finire il 100% delle tasse evase o eluse recuperate anche grazie a segnalazioni qualificate. Una mozione inspiegabilmente bocciata dal consiglio comunale con la promessa di effettuare i controlli attraverso le procedure di iscrizione agli asili nido.

«Proponiamo dunque  – aggiunge la Zuliani – che tutti coloro che iscrivono i figli all’asilo nido comunale avranno un controllo fiscale.  Se noi utilizzassimo questo come criterio molte persone ci penserebbero bene prima di iscrivere i figli, e solo a quel punto potremmo vedere chi sono i reali destinatari del servizio. Chiediamo che l’amministrazione abbia il coraggio di difendere i diritti delle persone che non se li vedono riconosciuti perché sono scavalcate dai furbi».

  1. le mamme che portano i figli all’asilo con il SUV da 80 mila euro non hanno gli stessi diritti degli altri cittadini? poveri ed invidiosi!

  2. Ce manca solo che il comune di sostituisca alla guardia di finanza. Non riesce a fare il prorpio lavoro, figuriamoci quello dgli altri. Dai Zulià, mò stai a sgravà. Nun scherzà, nun esagerà,

  3. Ragazzi… sta governando la destra, quindi è normale che la destra tuteli gli evasori. Che cosa ci sta di strano in questo?

  4. La proposta di un controllo fiscale automatico, all’atto di iscrizione è giusta e fattibile.

    Se fosse approvata, prevedo un bel calo delle richieste di iscrizione.

  5. Carissima Consigliera (anche con il mio voto), lo scorso hanno i responsabili del servizio hanno inviato alla Guardia di Finanza l’elenco degli ISEE che erano entrati in graduatoria. Sollecitati, hanno risposto che mica potevano controllare tutte le situazioni, si trattava di una lavoro enorme! Come si è già detto sopra, gli uffici del Comune non hanno il compito di controllare la validità e veridicità delle dichiarazioni, esistono gli organi competenti. Attenzione Nicoletta, la demagogia è una brutta bestia, bisogna stare sempre attenti a quello che si dice, perlomeno avere l’accortezza di andare prima a chiedere ai responsabili del servizio e chiedere come funziona.

  6. e’ veramente una vergogna che ci siano numerosi bambini rumeni e rom che sono in lista d’attesa da anni per un posto all’asilo comunale, poi magari trovi la signorina benvestita con il SUV sicuramente cocainomane come quasi tutte le donne di Latina che soffiano il posto a queste bambini che saranno il futuro di Latina.

  7. La cosa più assurda è che in alcuni anni ci sono stati dei finanziamenti per le famiglie con basso o a zero reddito a cui venivano rimborsati i costi. La beffa è che alcuni oltre a rientrare nella graduatoria (con i soliti trucchetti) usufruivano anche dei finanziamenti pubblici. Se la Finanza facesse i controlli sull’effettiva condizione sociale delle famiglie, si accorgerebbe che sarebbero molti a fottere il fisco e i concittadini.

  8. Molto bravo “obiettivo sulla città”. Considerazioni sensate, concrete e non demagogiche.

  9. la questione è come la descrive Dredd.
    Si abusa delle sovvenzioni pubbliche per creare clientelismo = consenso elettorale.

  10. Racconto la mia esperienza in materia asilo giusto per dare un contributo.
    Qualche anno fa scrivo mia figlia all’asilo di una nota scuola comunale di Latina (Piazza Dante). Premesso che abito in linea d’aria a 150 metri dalla scuola, reddito secondo quanto richiesto, entrambi noi genitori lavoratori, presentata la domanda di iscrizione come terzo dopo aver stazionato dalle 6 di mattina davanti la scuola. Rispondevo quindi perfettamente ai requisti richiesti. Mi sentivo in una botte di ferro!!!
    Beh, sapete come è andata? Mia figlia non è entrata nella graduatoria degli aventi diritto …c’era qualcuno con requisti migliori…ma quali mi sono chiesto??? Ho cercato di mantenere la calma comprendendo le ragioni di quanto accaduto…mi sono detto: “che dici cerchiamo di farci raccomandare anche noi e quindi scavalcare qualcun’altro oppure andiamo a chiedere maggiori info a giustificazione dei vittoriosi virtuosi abitanti a ridosso della scuola?
    Ho deciso per la seconda soluzione e dopo aver richiesto di verificare con quali criteri reali avevano estromesso mia figlia a favore di diverse decine di altre persone, volete sapere la risposta?
    Ci scusi c’è stato un errore di sistema…di calcolo…ci scusi tanto…
    Mia figlia è stata quindi reinserita regolarmente nella lista degli aventi diritto.
    Davvero molto triste la storia…chiaramente meno l’epilogo…ma questa è l’Italia e non sorprende più niente.

  11. arriverà un giorno dove ci faremo giustizia con le nostre mani e armi, come si faceva nell’antichità, quel giorno spero s’avvicini il prima possibile, perchè c’è molto “lavoro” da fare…..

  12. E’ la legge che è sbagliata, pur non essendo ricco, non trovo giusto che l’iscrizione al nido sia subordinata al reddito, si arriva in tal modo al paradosso che chi ha di più paga un fottio di tasse senza poter beneficiare di nessun servizio.