Armi del clan, condannato Giuseppe Di Silvio

29/03/2012 di
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Dopo la condanna a due anni e otto mesi per Vincenzo Falzarano, si è concluso ieri il processo di primo grado per l’altro imputato nell’inchiesta sulle armi del clan Di Silvio. Condananto a due anni e sei mesi Giuseppe Di Silvio, detto «Ciappola», processato con rito ordinario davanti al collegio penale presieduto dal giudice Pierfrancesco De Angelis.

Il pubblico ministero Raffaella Falcione aveva invocato una condanna ben più pesante: quattro anni di reclusione. La polizia scoprì alcune pistole nascoste all’interno delle stalle utilizzate dal clan Di Silvio per sequestrare le vittime delle estorsioni e convincerle, a suon di calci e pugni, a pagare. Sulla pistola giocattolo modificata e in grado di sparare e sulla Beretta calibro 7,65 monofilare sequestrate nelle stalle di via San Francesco sono state repertate alcune tracce di Dna, isolate anche su un passamontagna. Materiale che è stato oggetto di verifiche tecniche e perizie svolte dai consulenti di accusa e difesa.