D’Arco: “Fondi dell’Europa fermi in Regione”

13/02/2012 di

«Abbiamo assistito in questi ultimi mesi a un gran parlare dei fondi strutturali messi a disposizione della Regione Lazio da parte dell’Unione Europea, riguardo alla programmazione finanziaria per il settennio 2007-2013. Tuttavia i finanziamenti destinati agli investimenti in favore del territorio regionale stentano a decollare a causa di procedure burocratiche farraginose e sbagliate messe in atto dalle strutture regionali competenti. Il Piano Operativo Regionale (POR-FERS 2007/2013), pur essendo stato approvato nel lontano 2008 dall’Unione Europea, non è a tutt’oggi ancora completamente operativo in conseguenza della rimodulazione del piano voluta dalla Giunta Polverini. Infatti, tale scelta politica ha comportato il rifacimento dell’intero iter burocratico, con grave perdita di tempo e conseguente congelamento dei finanziamenti destinati agli investimenti per servizi e opere pubbliche strategiche».

Così in una nota Silvio D’Arco, assessore allo sviluppo della Provincia di Latina, che prosegue: «Ora il POR, rimodulato, deve ancora approdare all’esame del Consiglio regionale per passare poi all’esame definitivo della Commissione Europea.

Tutto questo avviene mentre prosegue una crisi finanziaria che sta mettendo in ginocchio il sistema economico, produttivo e occupazionale regionale. I bandi pubblici sui finanziamenti europei, per ammissione della stessa Regione, non costituiscono alcuna certezza poiché la loro operatività è esplicitamente subordinata all’approvazione finale del POR da parte dell’Unione Europea. In questo scenario i Comuni e gli Enti territoriali interessati all’accesso dei benefici europei rischiano seriamente di perdere importanti finanziamenti o di spenderli male per la fretta dell’ultima ora. Pertanto, occorre accelerare i tempi burocratici attivando corsie preferenziali affinché il nuovo POR, rimodulato, approdi al più presto all’esame del Consiglio regionale e poi trasmesso immediatamente alla Commissione Europea per
l’approvazione definitiva. Mi auguro sinceramente, al di là della severa dialettica politico-istituzionale attualmente in corso, che la Regione Lazio accolga queste nostre legittime e costruttive preoccupazioni con atti concreti e immediati.
Diversamente, si arrecherebbe un danno imperdonabile a discapito delle Autonomie Locali e dell’intero sistema economico, produttivo e occupazionale regionale».

  1. ma se pagano le fatture alle aziende a 280 giorni solo per controllarle, come fanno a sbloccare i fondi della comunità europea? ci vogliono almeno 6 anni!