HOLIDAY VILLAGE, LOTTIZZAZIONE ABUSIVA PER UNA DISCESA RISERVATA AI DISABILI

10/04/2009 di

di MARCO CUSUMANO *

“Lottizzazione abusiva” per una discesa in legno riservata ai disabili. Il caso dell’Holiday Village di Fondi, al momento, si basa su questa contestazione. L’ipotesi di reato non è più legata alla realizzazione di bungalow e residence, visto che per quelle strutture è ormai è andato tutto in prescrizione. Resta sotto accusa la rampa per i disabili, realizzata nel 2007. Si tratta di una struttura esterna al villaggio che permette ai disabili di arrivare facilmente in spiaggia. Una questione che può apparire quantomeno paradossale visto che la legge obbliga le strutture turistiche a dotarsi di tali accessi. Il giudice Giuseppe Cario ha disposto la cosiddetta “imputazione coatta”. La maxistruttura turistica di Fondi è finita sotto inchiesta, ma la stessa Procura – al termine delle verifiche – ha avanzato la richiesta di archiviazione ritenendo prescritti i reati.

«Il giudice – spiega il procuratore capo Giuseppe Mancini – ha disposto l’imputazione coatta contestando la lottizzazione abusiva legata alla rampa per i disabili. Sulla duna adiacente al villaggio è stata realizzata la struttura lignea, una scala, installata nel 2007 con le necessarie autorizzazioni per consentire l’accesso alla sottostante spiaggia alle persone diversamente abili. Struttura che il Gip ha ritenuto prosecuzione del disegno lottizzatorio, escludendo quindi l’avvenuta estinzione del reato per decorsa prescrizione, unica tesi che il sottoscritto aveva posto a fondamento della richiesta di archiviazione, avendo ritenuto detta struttura (obbligatoria per legge) estranea al disegno lottizzatorio. Mai ho avanzato la tesi dell’inesistenza del reato di lottizzazione abusiva. Inoltre l’Holiday Village non insiste sulla duna ma sull’adiacente area soggetta ad uso civico e, quindi, già appartenente al demanio comunale, destinata dal Prg a zona agricola con previsione di campeggio. Un’area che, a seguito di pronuncia giurisdizionale, è nel legittimo possesso del privato gestore che versa il previsto canone».

A questo punto ci si domanda se si possa arrivare a un processo per la realizzazione della rampa per i disabili prevista dalla legge. Il buonsenso non avrebbe dubbi, ma la legge – come si dice in questi casi – è legge. Anche se può sembrare ottusa e se spesso diventa sinonimo di paradosso. Forse la vicenda arriverà comunque a un’archiviazione, o meglio a un proscioglimento, ma è comunque difficile esserne certi. Dopo la decisione di Cario, intanto, la Procura procederà. «Entro un paio di giorni invieremo gli atti legati all’imputazione coatta come disposto dal gip» conferma Mancini. E così si potrebbe arrivare al processo per una discesa per disabili, forse uno “strumento” per colpire altri reati altrimenti prescritti. (* Il Messaggero 10-04-2009)

 

  1. mi sembra davvero curioso, con tanti abusi veri, rompere le scatole per una dignitosa e utile discesa per disabili. che paese!

  2. Oggi indagare su abusi edilizi, anche se realizzati in epoche remote, come l’Holiday, va molto di moda. Perch

  3. Vogliamo parlare anche dei poveri privati, ingnari di tutto, che acquistano un villino, un appartamento ecc…, con atti legali e con tanto di permesso a cotruire, vengono improvvisamente privati del loro bene guadagnato con tanta fatica al quale devono rinunciare a data indefinita(perch