Gli studenti del Majorana: “Noi siamo con la preside”

la vicenda della studentessa Alessandra sembrerebbe una delle tante ingiustizie di questo paese che la TV spettacolo mette in mostra per questioni di audience. A questa informazione siamo abituati e nella maggior parte dei casi restiamo indifferenti, convinti invece che solo l’impegno quotidiano, spesso mai urlato, può contribuire a migliorare la realtà del mondo che ci circonda e anche noi stessi.
Ci risulta, quindi, difficile credere che circa un migliaio di giovani impegnati e attenti abbia assistito indifferente al consumarsi di un’ingiustizia o peggio, cosa ancor più grave, “pur testimoni di un fatto importante neanche se ne accorgono” per citare Jannacci. Facile sarebbe elencare la quantità e la qualità di iniziative intraprese dal nostro liceo a supporto di Alessandra (dalle strisce rosse per dare dei punti di riferimento durante gli spostamenti agli audio-libri, al computer, ai docenti di sostegno e del consiglio di classe, alla silenziosa solidarietà di tutte le componenti della scuola, …), ma entrare in questa dinamica significherebbe in qualche maniera parlare a discolpa della nostra scuola e questo non è il nostro obiettivo. Siamo consapevoli che la scuola ha fatto seriamente il proprio dovere, con Alessandra come con tutti gli studenti.
Noi al contrario siamo quella generazione che sfila nelle strade, manifesta nelle piazze gridando la nostra rabbia e qualcuno dovrà pur spiegarci come è possibile pensare anche lontanamente che saremmo rimasti indifferenti in una vicenda avvenuta sotto i nostri occhi.
Per tutte queste ragioni abbiamo scelto finora di tacere e di non rispondere alle provocazioni che abbiamo ricevuto (e ce ne sono state) e lasciamo a chi finora ha urlato o, peggio ancora ha messo in piedi tribunali televisivi, il “piacevole compito” di scrivere una verità dietro la quale a nostro modo di vedere c’è un essere “nulla”. Al contrario avremmo voluto continuare a coltivare la nostra solidarietà nei confronti di Alessandra in silenzio, ma ciò non è stato possibile.
Ad Alessandra facciamo un saluto affettuoso e se quello che le abbiamo donato con amorevolezza non è stato abbastanza ce ne rammarichiamo.
Gli studenti del Liceo Majorana (Noi siamo con la preside, noi siamo il Majorana).
Sarebbe carino vedere questo intervento anche a striscia la notizia… o meglio… dargli lo stesso peso mediatico che è stata data all’altra campana… ma mi rendo conto che questa sia utopia.
A me tutta questa storia puzza di politica….qualcuno ha trovato il pretesto per fare le scarpe alla preside e montare un caso assurdo e lei non si è saputa difendere adeguatamente…guarda caso c’è un preside (quello del grassi) che gongola, e una preside che rischia.
Nella comunicazione non è importante quello che dici…ma l’effetto che produci…striscia è la campana che comunica meglio…peccato non ci sia l’antagonista della rai…ah dimenticavo che tutto quello che è statale non è degno di menti pensanti….tutti ci siamo resi conto che striscia aveva torto ma nessuno fa nulla…ormai siamo sotto dittatura.tutti vediamo che i politici hanno 2 pensioni e uno stipendio da parlamentare e nessuno fa nulla…siamo italiani…senza un minimo sentimento di patriottismo e senso del ” giusto”…
la legge parla chiaro… le persone non vedenti o ipovedenti che hanno un cane guida hanno libero accesso da qualsiasi parte pubblica o privata…
vogliamo negare l’indipendenza a questa ragazza’???
La cosa sbagliata in questa lettera è l’eccesso d’identificazione, gli studenti si identificano con il liceo e a propria volta il liceo con la preside quando invece sono soggetti ben distinti. Insomma è un po’ come quando gli ultras si identificano con la propria squdra di calcio che viene identificata nel capitano fuoriclasse: questi può pure spezzare le gambe all’avversario che la curva griderà “un capitano, c’è solo un capitano!” Giustamente chi scrive, fa notare come gli studenti e il liceo abbianofatto molto per Alessandra e, pur non mettendoin discussione l’umanità di nessuno, forse la nuova preside (nuova appunto) avrebbe dovuto cercare di capitalizzare quanto fatto in passato invece che opporre un veto magari giusto ma nei toni propri di uno di quegli insegnanti che ricordavamo solo sulle pagine di Gianburrasca.
Per me …è incomprensibile come la richiesta di Alessandra, pur forse illegittima/non dovuta, sia stata trattata alla stregua di un capriccio: stiamo parlando di una ragazza ipovedente (e qui via a fare i distinguo “chè non è cieca è IPOVEDENTE” ma vorrei proprio vedere). La nuova preside sarà pure preparatissima, dotata di grande umanità ma da gestore di un Liceo dovrebbe pensare in prima persona all’immagine della scuola che ha in carico e non demandare a lettere di studenti che giustamente vogliono difendere il nome del proprio istituto.
Alla fine la preside del Majorana è caduta nella “trappola” di quelli di STRISCIA che fanno il loro mestiere di provocatori, è ovvio che Striscia la notizia “ci ha marciato” ma ricordiamocelo anche quando mette alla berlina altri amministratori, altre istituzioni e non solo quando vengono a toccarci da vicino.
Il MAJORANA è sicuramente un grande liceo, ma DA PRIMA.
Striscia, da sempre, fa cose egregie. ogni tanto “toppa”. questa e’ una di quelle secondo me.
Io penso ke ci voglia educazione anche davanti alle telecamere cosa ke Nn è accaduta… Poi se io Nn vedo tu se Nn vuoi il cane mi fai riandare a casa… Nn molli il mio cane in giardino e a me in classe 8 ore ke Nn posso muovermi da nessuna parte… Qua stiamo ancora parlando di umanità? Striscia ha toppato? In cosa? Ma va va ma stiamo scherzando?? I ragazzi abituati con il cane Nn sanno fare nulla senza… Ke pena…
Ho due figlie da quattro anni in questa scuola; sono insegnante anche io, ed ho colleghi che lì insegnano. Sono convinto che l’avvento della nuova preside, in sostituzione del pensionando Cogliandro ed andando contemporaneamente in pensione il “magnifico” vicepreside Nando Ilari, abbia modificato alcuni equilibri consolidati e, forse, “ingustificati” e non graditi alla nuova dirigente. Normalmente, in questi casi, inizia una guerra fra coloro che ritengono di essere stati “ingiustamente perseguitati” (ma spesso sono solo resistenze per non perdere posizioni di potere o di rendita ingiustificata), e la nuova dirigenza. In queste diatribe, come spesso accade, vengono messi in campo anche comportamenti di grave lesione della dignità della scuola e degli studenti dove essi studiano, e non mi stupirei se la vicenda di questa ragazza fosse stata “pompata ad arte” da qualche componente di quelle sopra citate, al solo scopo di screditare il Dirigente Scolastico. E questo non è bello.
Le mie figlie riferiscono che la ragazza è sempre andata in giro da sola nella scuola, spesso approfittando del suo stato di IPOVEDENTE e non di NON VEDENTE, per essere spesso fuori dalla classe. Mi riferiscono che gli insegnanti spesso erano arrabbiati per questo suo comportamento !!! Quindi ho motivo di credere che sia stata una passerella per l’avvocato di turno, per il presunto genitore (non era il padre quello che è apparso nel primo servizio di striscia) e, purtroppo, anche per il L.S. Grassi che, magari in calo di iscrizioni e con il ridimensionamento delle dirigenze, ha pensato bene di fare una passerella del genere, a mio giudizio di pessimo gusto. Potevano benissimo accogliere la ragazza, ma non c’era bisogno di andare in TV per far vedere Alessandra che entrava trionfante nel Grassi, con il cane al guinzaglio, e con le ali di alunni plaudenti !!!
Voglio proprio vedere se striscia la notizia, in caso futuri di risvolti di tipo sanitario (allergie, fobie, etc) a carico di alunni della scuola appena citata, avrà il coraggio di venire, se chiamata.
certo con chi devono stare questi poveri studenti se non vogliono essere bocciati?
bravi ragazzi e brava coscienza pontina: avete centrato il problema, era solo la passerella di una famiglia desiderosa di riflettori -al 5° anno scoppia il problema- ed un corpo insegnante non coeso con la dirigente, ingenua semmai ad accettare la provocazione di striscia ma non solo……..