Traffico e viabilità, otto proposte per migliorare Latina
Latina è nata nell’era dell’auto, ma girare la città (a piedi, in bici, con i mezzi pubblici o in macchina) è un percorso ad ostacoli. Un mix micidiale di scelte urbanistiche infelici, mancanza di controlli e incapacità amministrativa, ha caratterizzato le politiche delle ultime giunte. Lo sviluppo senza regole ha creato una sorta di far west anche nella mobilità. La ferrontranvia ne è la dimostrazione più evidente.
Certo, Latina ha bisogno di un piano del traffico e dei parcheggi, di regole per il commercio e l’apertura degli esercizi commerciali, di un radicale ripensamento del trasporto pubblico, di piste ciclabili integrate tra loro, di percorsi ed isole pedonali, di un sistema della sosta a pagamento conforme al codice della strada ed alle necessità dei cittadini, di adeguare la pianta organica e l’organizzazione della Polizia Municipale.
Ma ci sono alcune iniziative di semplice realizzazione e con costi modesti, che consentirebbero in tempi brevissimi di avere effetti immediati sulla fluidità del traffico e sulla sicurezza per i cittadini, ad esempio:
1) divieto di transito per furgoni e mezzi pesanti, compresi quelli per la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade, nelle ore di punta (dalle 8,00 alle 8,45 e dalle 12,45 alle 13,30);
2) eliminazione della sosta in prossimità degli incroci e delle curve (oggi spesso “preda” delle strisce blu), con la mera applicazione delle norme del Codice della Strada;
3) riduzione del costo orario della sosta a 60 centesimi l’ora, con possibilità di maggior frazionamento, consentendo stazionamenti anche di 10/15 minuti (oggi il minimo è di 30 minuti);
4) riduzione del 15-20% delle aree di sosta a pagamento e riduzione dell’orario di tassazione (dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 19,00), in modo di favorire l’accesso agli uffici ed alle scuole e dare maggiori possibilità al commercio nella parte finale della giornata;
5) rifacimento, razionalizzazione e riduzione della segnaletica verticale, con pochi cartelli chiari che consentano di indirizzare i flussi del traffico;
6) installazione, nelle arterie principali o ad alto scorrimento, di rilevatori e dissuasori di velocità;
7) sincronizzazione degli impianti semaforici e creazione nelle vie d’accesso (ad esempio via Epitaffio e via Piave) di rotonde;
8) installazione alle fermate dei bus di tabelle indicanti gli orari e i percorsi dei mezzi pubblici comunali e regionali.
Un elenco di cose possibili, concretamente e facilmente realizzabili. Idee ispirate al buon senso: l’esatto contrario di quanto accaduto fino ad oggi!
Giuseppe Pannone
le cose indicate da Pannone sarebbero ovvie se non si trattasse di Latina, dove chi di competenza è quotidianamente affaccendato in ben altre faccende e trova disdicevole occuparsi di problemi di traffico, viabilità e sicurezza stradale. Ma che scherziamo, ci sono i congressi politici imminenti e le lotte tra fazioni , dei problemi della gente non gliene frega nulla a nessuno…………….. ma i tempi stanno cambiando, come dice Bob Dylan
D’accordo su tutto, tranne sui rilevatori di velocità. Sono degli strumenti subdoli che non servono a nulla per la sicurezza stradale (anzi a volte sono pericolosi perché l’automobilista se ne accorge all’ultimo momento e “inchioda”) e servono solo per fare cassa. Per favore non riempitemi latina di autovelox, già pago troppe tasse.