Rapinatori a vent’anni, arrestati per il colpo da Acqua e Sapone
Arrestati dalla polizia gli autori della rapina avvenuta il 26 settembre nel negozio Acqua e Sapone in viale le Corbusier a Latina. Quel giorno colpirono, armati di un coltello a serramanico, Roberto Toselli 20 anni e un ragazzo minorenne. I due fuggirono con circa 1.000 euro di bottino.
Per Roberto Toselli sono stati disposti gli arresti domiciliari. Gli investigatori hanno ricavato importanti indizi dall’analisi del filmato estrapolato dal dispositivo di video sorveglianza a circuito chiuso di cui è dotato l’esercizio commerciale, incrociati con le testimonianze dei clienti, presenti al momento della rapina. La polizia nel corso delle indagini ha anche sequestrato gi abiti indossati dai due durante il colpo, e l’arma utilizzata per minacciare la dipendente alla cassa. La posizione del minorenne, un ragazzo di 17 anni è al vaglio del tribunale dei Minori di Roma.
ma come gli arresti domiciliari, deve andare in galera !!!
a si e tu ki sei il giudice ?
giorgia, se ti venissero a rubare in casa e ti puntassero una pistola alla tempia..tu cosa augureresti a questi rapinatori? i domiciliari o il carcere?
Il problema di questi ragazzi è che non lavorano, non sudano, non faticano per arrivare a fine mese. tutto e subito.
Giorgia non so se tu sei la ragazza del bandito o una sua parente, ma mi sa tanto che tu hai le idee un po confuse! Chi fa una rapina a mano armata e’ un delinquente comune senza se e senza ma, per cui effettivamente gli arresti domiciliari mi sembrano proprio una C…TA!!!! Pensa cara Giorgina se fossi stata al Posto della Cassiera? E pensa ancora se qualcosa fosse andato male e fosse stato ferito qualcuno? Cara Giorgia le rapine a fin di bene esistono solo nelle fiabe Svegliati. Chi va in giro con un coltello a serramanico in tasca e’ solo per questo gia’ un delinquente!, non e’ un NOBEL.
Cara Giorgia non siamo giudici ma una rapina e un reato serio quindi ad una giovane eta’ come questi rapinatori bisogna che imparino gia’ da ora con pene severe e certe, perche’ se tutto diventa facile non va bene e se ce’ un altro maleintenzionato che vuole commettere un reato del genere sa che la giustizia non scherza cara.
@giorgia NO COMMENT
BUTTATE LA CHIAVE !!!
una mia collega è stata vittima di rapina all’unicredit di via romagnoli 8 anni fa…beh…non so se mi capiterà ancora di rivedere una donna così impaurita nella mia vita, eppure è una ragazza coraggiosa, ma l’impeto e la violenza di quei 2 l’hanno traumatizzata…non riusciva a smettere di piangere per tutto il giorno…non è entrata in banca per più di un anno!!!! provate a vedere nelle filippine o nei paesi arabi cosa fanno ai LADRI…magari li esagerano però noi al contrario siamo dei vigliacchi….
Questo signorino ha lo stesso cognome di uno degli assassini di Matteo Vaccaro.
Saranno sicuramente parenti,stesso sangue stessa infamia.
Buttate le chiavi e già che ci siete mettete dentro pure giorgia.