Nucleare, conclusa la demolizione del pontile

26/09/2011 di
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Si sono conclusi oggi, con largo anticipo sul programma, i lavori di demolizione del pontile della centrale nucleare di Latina, avviati lo scorso 17 agosto nell’ambito delle attività di decommissioning dell’impianto. Un risultato significativo, rileva la Sogin in un comunicato, «raggiunto grazie all’impegno di tutti i tecnici che in queste settimane hanno lavorato con il cantiere aperto 24 ore su 24».

I lavori, si legge nella nota, hanno riguardato prima la rimozione delle travi e successivamente il taglio dei pilastri del pontile, una struttura in cemento armato, lunga 750 metri, costruita nei primi anni sessanta. Questa attività, prevista dal programma di decommissioning dell’impianto, ha interessato solo le infrastrutture al di sopra della superficie del mare e non le due condotte che passano sotto il pontile e poggiano sul fondale. Di queste, una resterà in funzione per il prelievo di acqua e sarà demolita al termine delle operazioni di decommissioning. Sogin è disponibile a valutare la messa a disposizione della seconda condotta al Comune di Latina, che permetterebbe di scaricare al largo le acque del depuratore in costruzione, consentendo di migliorare sensibilmente la qualità delle acque del litorale pontino.

Questo lavoro, commenta Giuseppe Nucci, amministratore delegato di Sogin, «è avvenuto in accordo con le autorità competenti. Le tecnologie impiegate hanno permesso di svolgere i lavori senza disperdere in mare e nell’ambiente nessun frammento della struttura. Questo lavoro contribuisce ad offrire al litorale pontino un mare più pulito e restituisce alla cittadinanza l’utilizzo della costa e del tratto di mare antistante la centrale, confermando l’attenzione di Sogin per l’ambiente». Le prossime operazioni di bonifica della centrale, aggiunge Nucci, «riguarderanno lo smantellamento dell’edificio turbina. A Latina completeremo nel 2021 le attività di smantellamento di tutte le infrastrutture, che riguarderanno anche l’abbassamento di 20 metri dell’edificio reattore portandolo dai 50 attuali a 30 metri». Oggi, rileva l’ad di Sogin, «sono circa 60 i dipendenti Sogin di Latina, ai quali se ne aggiungono circa 40 delle aziende esterne. Nei prossimi anni, con l’incremento delle attività di smantellamento nei cantieri arriveremo a contare oltre 300 persone». L’importo complessivo dei lavori di decommissioning della centrale di Latina, conclude, «ammonterà a circa 700 milioni di euro, comprensivi dei costi di conferimento dei rifiuti radioattivi al futuro Deposito Nazionale».