Di Giorgi: “Piano Casa servirà ai cittadini di Latina”

04/08/2011 di
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Dopo il via libera della Regione Lazio al “Piano casa”, arrivato dopo un serrato dibattito in aula, il Consigliere regionale del PdL e sindaco di Latina,, Giovanni Di Giorgi, commenta positivamente il provvedimento licenziato: “Sottolineo innanzitutto l’impegno e il senso di responsabilità da parte della maggioranza in Consiglio regionale che, sotto l’impulso della Presidente Renata Polverini a cui va il mio plauso per la tenacia con cui ha lavorato, ha raggiunto questo importante risultato che premia il lavoro dell’intera coalizione e dimostra la compattezza della maggioranza in un provvedimento destinato a dare impulso all’economia locale. Un altro plauso va al grande lavoro svolto dal vice presidente e assessore all’urbanistica Luciano Ciocchetti. Si tratta di un provvedimento di grande rilievo anche perché il piano casa precedente era in scadenza e a settembre, in mancanza del Piano casa regionale, sarebbe automaticamente entrata in vigore la normativa nazionale che non tiene conto delle peculiarità e delle esigenze del territorio regionale”.

Secondo Di Giorgi “la legge approvata fornisce risposte che i cittadini si attendevano e che la precedente amministrazione di centrosinistra non era stata in grado di dare. Una legge concreta, attesa dai cittadini, che non solo consentirà ampliamenti per le
famiglie in diverse tipologie di edifici, ma fornirà vigore al settore edile e questo avrà notevoli ricadute positive sull’indotto, specie per le medio-piccole imprese artigiane. Ma è importante anche rilevare che nel Piano casa ci sono risposte rilevanti con l’housing sociale per i ceti deboli, attraverso l’edilizia sovvenzionata, con particolare riguardo ai ceti medio-bassi che non hanno un reddito sufficiente per accedere al mercato e non rientrano nei limiti dell’Ater. Nel maxi emendamento voluto dalla maggioranza ci sono, inoltre, misure per fronteggiare la condizione di emergenza abitativa e per rilanciare il settore edilizio. Tra l’altro, i Comuni potranno avere strumenti per il recupero di aree degradate e di immobili dismessi anche prevedendo misure di compensazione urbanistica e incentivi di diritti edificatori per i proprietari delle aree e degli immobili. Un piano, insomma, che non prevede consumo di nuovo territorio e che è frutto di un lungo lavoro di nove mesi in Commissione e poi in Aula, in cui abbiamo apportato diverse modifiche in corso, cercando per quanto possibile, un percorso condiviso con la minoranza che, invece, si è trincerata dietro una rigida e pretestuosa opposizione fine a se stessa. Con l’assessorato comunale all’urbanistica renderemo partecipi i cittadini di Latina delle ripercussioni locali del Piano casa ”.

  1. Ai cittadini, oppure ai soliti mariuoli costruttori di Latina, tuoi amici???

  2. ma che dice Di Giorgi? Non sa che il Piano Casa prevede la demolizione degli edifici realizzati dopo il 1930, con un premio di cubatura, quindi quasi tutti gli edifici realizzati durante la bonifica degli anni 30, i nuclei poderali, casali, idrovore e fabbricati in centro urbano potrebbero scomparire insieme all’identità storica e culturale locale e nazionale.
    Roba da matti! Esiste una Legge dello stato che tutela gli immobili che hanno superato i 50 anni di età, esattamente è il Codice dei Beni Culturali, D.lgs 42/2004, e non solo alcuni articoli del “Piano piano buttiamo giù tutto” sono anticostituzionali.
    Possibile che non ci sia nessuno disposto ad impugnare la Delibera degli scandali? Dove sono tutte quelle associazioni che si battono per il sociale la cultura ed i beni ambientali?