INCIDENTE MORTALE PER UNA BUCA, CONDANNATO IL COMUNE

17/07/2008 di

Una buca proprio al centro della carreggiata, in via Civitona all’altezza del civico 79. Una buca profonda quasi un metro, fatale per una ragazza che tornava verso casa alla guida della sua Punto.

Monia Favale, allora appena 22enne, perde improvvisamente il controllo del mezzo dopo aver centrato la profonda buca. L’auto finisce la sua corsa contro un albero a ridosso di un muro di confine lungo l’argine della carreggiata. Nessuna speranza per Monia, che muore sul colpo quasi sotto gli occhi dei genitori che viaggiano su un’altra auto, a pochi metri di distanza.

L’assurdo incidente accadde a Cisterna otto anni fa, il 30 gennaio 2000. Per quella morte sono finiti sotto processo due impiegati del Comune, il dirigente del settore tecnico e manutentivo e il responsabile del dipartimento lavori pubblici, difesi dagli avvocati Francesco Autieri e Giuseppe Padula. La famiglia della donna chiama infatti in causa il Comune di Cisterna e si costituisce parte civile, assistita dai legali Giovanni Lauretti e Luca Giudetti, nel processo penale che si celebra nelle aule del tribunale di Latina.

L’accusa è di omicidio colposo e negligenza, per aver omesso di effettuare lavori di manutenzione lungo la strada, pur essendo, i tecnici, “muniti del potere di spesa per interventi di copertura”. Ora è arrivata la sentenza: sei mesi è la condanna emessa a carico dei due tecnici dell’amministrazione comunale di Cisterna. Il giudice riconosce una percentuale di colpa anche alla ragazza che era alla guida dell’auto, ma accoglie la tesi dell’accusa e stabilisce una provvisionale di 100.000 euro, 40.000 euro per entrambi i genitori e 20.000 per la sorella della vittima.

  1. E’ possibile conoscere le motivazioni per cui il giudice riconosce una percentuale di colpa anche alla ragazza che era alla guida dell

  2. Appunto,non vedo motivi per addossare anche una minima percentuale di colpa alla ragazza deceduta,oltretutto,per colpa di persone pagate da noi cittadini che invece di occuparsi (almeno dovrebbero farlo,si s

  3. Le motivazioni delle sentenze arrivano in genere entro 90 giorni. Senza le motivazioni