Rifiuti, il sindaco di Aprilia sbotta: Siamo stufi di salvare Roma
«È chiaro che si tratta di un accordo tra privati sul quale non possiamo dire la nostra, ma non siamo d’accordo su questa decisione per una serie di motivi. Bisogna discutere di quanto successo in questi anni in Regione e Comune: non è stato pianificato nulla, la pianificazione è stata lasciata in mano agli imprenditori privati». Il sindaco di Aprilia (Latina) Antonio Terra commenta così l’accordo raggiunto tra Ama e Rida Ambiente per il trattamento di 40mila tonnellate di rifiuti indifferenziati su base annua.
«Noi andiamo in soccorso a Roma, come sempre veniamo bypassati perché come amministrazione non abbiamo alcun potere di decidere – sottolinea – Ci siamo stufati perché l’impianto non sta nel deserto, ma in un quartiere».
«Ci sarà il problema dell’aumento dei veicoli per la viabilità», continua Terra che in poche ore ha già ricevuto proteste di «comitati di quartiere, dei cittadini, dei partiti». «Ad Aprilia abbiamo la differenziata spinta, porta a porta, al 70%: noi insieme a tanti altri Comuni del Lazio stiamo facendo uno sforzo enorme ed è giusto così, ma sistematicamente questo sforzo viene abbattuto dalla situazione di Roma. Se a Roma ci fosse una differenziata vera, il problema del trattamento dell’indifferenziato sarebbe secondario».
«Il territorio di Aprilia ha già due impianti consistenti, uno è sequestrato per i cattivi odori – prosegue il sindaco – Capiamo che Roma è una città che è stata abbandonata da tutte le amministrazioni – conclude – capiamo che una vicenda di questo tipo è inverosimile se pensiamo alle altre grandi città, ma se qualcuno non mette in moto nuovi impianti dedicati a Roma città e se non si lavora alla differenziata una soluzione non ci sarà mai».
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