Confiscati i beni di Walter Domizi, c’è anche una villa a Terracina

09/08/2011 di
carabinieri-latina

I carabinieri del Gruppo di Ostia hanno proceduto stamani alla confisca di beni per oltre 10 milioni di euro riferibili a Walter Domizi, detto “il gattino”, 49enne pregiudicato romano del quartiere di periferia di Casalotti. L’uomo è detenuto dall’ottobre del 2008 per traffico internazionale di cocaina. È quanto si legge in un comunicato dell’Arma.

La confisca, disposta dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Roma, fa seguito al sequestro decretato nel novembre dello scorso anno su richiesta dei sostituti procuratori della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Roma Roberto Staffa e Giuseppe de Falco. Il provvedimento ha riguardato società, beni mobili ed immobili. I militari, in particolare, hanno apposto i sigilli alle società immobiliari Gio.Fa. srl e Dabliudì srl, ad una villa con piscina e parco privato in zona Boccea-Casal Selce a Roma, ad altre due ville a Terracina e Ladispoli, sul litorale sud del Lazio, ad una palazzina a Selva Candida (Roma) ed altri immobili minori. Sono stati poi sequestrati anche alcune autovetture e motocicli riconducibili alla famiglia Domizi.

Il provvedimento – prosegue la nota – rientra nell’inchiesta ‘Coca Rent’, avviata nel 2007 dal Nucleo investigativo carabinieri di Ostia e condotta per oltre due anni, che ha permesso di smantellare una banda capeggiata da Domizi e composta da italiani e sudamericani. L’organizzazione, attraverso rotte stradali e marittime, importava a Roma dalla Spagna ingenti quantitativi di cocaina. Nel corso dell’attività, svolta con la collaborazione dell’Equipo delinquencia organizada y antidroga (Edoa) della Guardia civil di Barcellona, sono stati sequestrati oltre 80 chilogrammi di droga e tratte in arresto 32 persone. Gran parte degli indagati sono stati giudicati con rito abbreviato nel luglio dello scorso anno, quando il Gup del Tribunale di Roma Massimo Di Lauro ha inflitto condanne per complessivi 123 anni di reclusione e 550.000 euro di multa. Le pena maggiore, 18 anni di reclusione e 100.000 euro di multa, è stata inflitta a Walter Domizi. L’uomo è sottoposto anche alla sorveglianza speciale per tre anni con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza.