Nuovo colpo al Clan Di Silvio, condannato Agostino Riccardo. Pugliese esce dal processo dopo il pentimento

28/09/2017 di

Una condanna e quattro rinvii a giudizio per l’ultima estorsione del clan Di Silvio, quella che fu definita il tentativo del clan di rialzarsi dopo la retata di Don’t Touch. Furono arrestati, nel dicembre 2016, Renato Pugliese, Agostino Riccardo, Ferdinando Pupetto Di Silvio e Samuele Di Silvio. Indagate a piede libero altre due persone, i mandanti dell’estorsione ai danni di un ristoratore che gestiva un locale a Sermoneta.

Ieri la prima condanna: 4 anni e 6 mesi a carico di Agostino Riccardo, difeso da Giancarlo Vitelli, l’unico che ha scelto il rito abbreviato che garantisce lo sconto di un terzo della pena. Gli altri 4 (Ferdinando Pupetto Di Silvio, Samuele Di Silvio, Valentina Riccio e Victor Marcovecchio) sono stati rinviati a giudizio, prima udienza 11 gennaio 2018.

Esce di scena Renato Pugliese, figlio di Cha-Cha recentemente “pentito”. La sua posizione è stata stralciata e sarà processato a parte. Pugliese ha cominciato a collaborare con la giustizia chiedendo di essere ammesso al programma di protezione dei pentiti. L’uomo è stato già ascoltato da diversi magistrati su diversi episodi che riguardano la storia criminale di Latina. Le sue dichiarazioni, se attendibili, potrebbero portare a nuovi sviluppi.

La vicenda dell’estorsione riguarda un ristoratore al quale furono chiesti 15.000 euro per chiudere un contrasto con la proprietaria del locale che gestiva a Sermoneta. Alla fine l’uomo fu costretto a pagare 2.000 euro, tutto ciò che aveva. «Non sai contro chi ti stai mettendo, ti faccio menare», questo il tono delle minacce ricevute.

Secondo l’accusa Agostino Riccardo e Renato Pugliese contattarono il ristoratore interpretando la parte di coloro che lo avevano salvato dalla violenza dei Di Silvio. «Ti ho salvato da loro che sono tre giorni che ti stanno cercando, ti ho salvato perché sei un bravo ragazzo». Poi la richiesta: di 15.000 euro, scesa a 5.000 e infine  a 2.000. Soldi che la vittima prelevò il giorno il 19 settembre 2016 in una banca di Latina dove fu accompagnato personalmente da Agostino Riccardo.