VIDEO FOTO Estorsioni e minacce, altri 4 arresti nella famiglia Di Silvio

03/12/2016 di

Nuovi arresti della polizia nei confronti di esponenti della famiglia Di Silvio. In manette sono finiti Ferdinando Di Silvio, detto Pupetto di 27 anni; Samuele Di Silvio, 26 anni; Renato Pugliese, 29 anni e Agostino Riccardo di 33 anni.

I reati contestati sono estorsione e minacce. L’indagine è partita dalla denuncia di un imprenditore vittima del gruppo ed è stata svolta dalla Squadra Mobile della Questura di Latina, supportata da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Lazio.

Gli arrestati sono stati ristretti nelle carceri di Velletri, Frosinone e Latina a disposizione della autorità giudiziaria, ad eccezione di Agostino Riccardo, già detenuto a Benevento per altri reati.

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L’ACCUSA. Tutto inizia dalla denuncia di un ristoratore nei confronti della proprietaria del locale preso in affitto a Sermoneta. Dopo aver pattuito un affitto da 1.800 euro al mese, si concorda uno sconto di 300 euro in cambio di lavori di manutenzione straordinaria per oltre 3 mila euro. A un certo punto però la donna inizia a minacciarlo, insultandolo anche via Facebook, con tanto di minacce di morte. L’imprenditore viene poi contattato da Agostino Riccardo che gli chiede di incontrarlo alla Chiesuola dove Riccardo si presenta con Renato Pugliese, Pupetto Di Silvio e Samuele Di Silvio.  “Guarda che io sono quello che ha sparato a Zof” dice uno dei due. Si presentano come “grandi amici del marito della proprietaria del locale” e dicono che deve dare i soldi alla moglie.

Poi a richiesta di un “regalino” ai due ragazzi che si sono scomodati: 15.000 euro e la questione è risolta. Si tratta scendendo a 5.000 euro in due rate. L’imprenditore dopo qualche settimana capisce che non salderà mai quel “debito”, che in realtà è una estorsione, e così denuncia tutto. Una scelta azzeccata perché la polizia raccoglie rapidamente gli elementi che confermano le accuse e si arriva all’ordinanza di arresto.

  1. Ora ci pensano i bravi giudici del riesame a rilasciare tutti liberi i picciotti della Malvaso & Affini…

  2. Niente da fare, ce l’ hanno nel DNA. Io ce l’avrei un’idea per risolvere il problema alla radice….