Sperlonga, giornalisti e carabinieri minacciati durante il sequestro dell’hotel

01/06/2017 di

«Insultati e intimiditi quattro giornalisti collaboratori delle testate locali della provincia di Latina, che mercoledì pomeriggio stavano tentando di documentare il sequestro, da parte dei carabinieri, dell’Hotel Ganimede a Sperlonga, nel Sud Pontino». È quanto si legge in un comunicato dell’Associazione Stampa Romana, sindacato dei giornalisti.

«Il provvedimento era stato emesso dal Tribunale di Latina per gravissime violazioni in materia urbanistica e ambientale nella realizzazione della struttura – prosegue la nota -. Alcune persone che si trovavano all’interno della struttura alberghiera sottoposta al sequestro hanno rivolto insulti verso i carabinieri che stavano operando e nei confronti dei collaboratori delle testate locali che stavano documentando l’accaduto. Un atteggiamento intimidatorio che non è degenerato solo per l’intervento dei carabinieri che hanno poi verbalizzato i giornalisti, testimoni delle minacce rivolte all’Arma».

«Il grave episodio, che va ad aggiungersi agli altri segnalati nel Sud pontino, rafforza il clima di pesante e costante intimidazione che con puntuale frequenza raggiunge chi con il suo lavoro di giornalista tocca poteri forti e consolidati che smuovono interessi economici rilevanti – afferma Stampa Romana -. Un clima che non risparmia neppure i magistrati che si occupano di reati ambientali due dei quali, il sostituto procuratore Giuseppe Miliano e il giudice Mara Mattioli, sono stati minacciati di morte. L’Associazione Stampa Romana respinge con forza gli attacchi alla libertà di stampa ed esprime solidarietà ai colleghi intimiditi e a chi lavora per il mantenimento dei principi di legalità».

Recentemente un’altra aggressione ha coinvolto dei giornalisti a Latina, in occasione delle scarcerazioni di alcuni arrestati nell’operazione Olimpia