Rifiuti, percorso ad ostacoli verso la gestione pubblica: l’avviso fantasma

17/01/2017 di

Piove sul bagnato, verrebbe da dire. Un altro intoppo si aggiunge al già sconnesso e insidioso percorso che dovrebbe portare alla nascita di una società controllata interamente dal Comune di Latina per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. È apparso infatti sul sito dell’ente un avviso pubblico che riapre i termini per la presentazione delle domande relative alla partecipazione al bando dei servizi legali, documento satellite ma allo stesso tempo basilare per l’intero procedimento.

Già perché l’amministrazione comunale intende avvalersi di una professionalità giuridica competente in materia di rifiuti che possa dipanare i nodi intrecciati dal nuovo Testo sulle partecipate, unico decreto rimasto in piedi dopo la bocciatura da parte della Corte Costituzionale della riforma madre – il decreto Madia sulla riorganizzazione della pubblica amministrazione. Un atto che si configura come un muro normativo per il progetto in house, dal momento che impedisce per cinque anni una partecipazione pubblica in una società che vada ad espletare lo stesso servizio di quella dichiarata fallita. Prescrizione che, traslata nell’universo  latinense,  individua così nel recente fallimento della Latina Ambiente, partecipata al 51% dall’ente di Piazza del Popolo, un

Roberto Lessio

semaforo rosso per il sogno municipalizzata. Uno spettro che all’assessore all’Ambiente Roberto Lessio intende scacciare tramite, appunto, un parere tecnico-giuridico che tenga conto della “particolare” gestione ventennale dei rifiuti, da inserire nel bagaglio di documenti allegati alla presentazione di un piano industriale, la cui redazione è stata invece affidata alla stessa società – la coop E.r.i.c.a. –  che durante l’era Di Giorgi aveva stilato un programma di raccolta differenziata spinta in vista di un servizio esterno privatizzato.

Tra le carte che dovranno essere pronte per giungo – termine di scadenza della doppia proroga che l’amministrazione intende concedere a Latina Ambiente per continuare ad esercitare l’attività di igiene urbana– , anche il nuovo Statuto della società, i contratti parasociali e il contratto di servizio. Documenti che verranno prodotti proprio dallo studio che vincerà la gara il cui bando è stato pubblicato sull’Albo Pretorio  lo scorso 30 dicembre e che è stata interessata dall’incidente di percorso in questione.

Estratto della nota protocollata n.4912, Avviso Pubblico servizi legali

Un “mero disguido”, quello della mancata pubblicazione del bando anche nell’apposita sezione “Avvisi e Bandi online” del sito del Comune; o quantomeno così viene definito nella nota protocollata – la n.4912, comparsa l’altro ieri – a firma del responsabile unico del procedimenti, il dirigente del servizio Gestione e assetto del territorio , Giovanni Della Penna.

Sta di fatto che ciò si traduce in una non corretta gestione della fase pubblicistica della gara d’appalto.  L’ente è stato pertanto costretto a cassare le domande presentate in queste due settimane, e prorogare tale tappa procedimentale fino al 30 gennaio, data entro cui si potrà presentare una nuova partecipazione alla gara da 40 mila euro.  Il rullino di marcia per l’obiettivo gestione in house dei rifiuti va così a subire un ulteriore fattore di ritardo. Le relative carte dovevano essere portate al vaglio del Consiglio Comunale entro dicembre, e questo stop non favorisce di certo la corsa contro il tempo in cui si sta cimentando l’amministrazione Coletta.