CASAPOUND: ECCO COSA HANNO DETTO I POLITICI

29/11/2007 di
Casapound interviene a difesa del centro sociale occupato: "Per dimostrare la nostra contrarietà alle scelte operate da tutta questa amministrazione – scrivono – oggi 29 novembre i militanti e gli inquilini di Casa Pound hanno deciso di entrare nel consiglio comunale con uno striscione che recitava ”CASA POUND NON SI TOCCA”. indossando le maschere dei politici che in questo anno di occupazione hanno espresso solidarietà in merito allo sgombero dello stabile ex Enel in viale XVIII Dicembre 33.

 

 

Abbiamo esposto dei manifesti che recitavano le dichiarazioni rilasciate dal sindaco e dai vari consiglieri su questa vicenda; le frasi erano queste:

 

 ·        “Si è trattato di un evento socialmente dirompente. Mi Curerò di rappresentare le esigenze poste da Casa Pound”

Vincenzo Zaccheo (sindaco di Latina)

 

 

 ·        “La loro iniziativa assume un alto valore sociale. SARO’ IN PRIMA LINEA PER FAR RIMANERE IN VITA CASA POUND”

Giorgio De Marchis (consigliere dei DS)

 

 

 ·        “Mi farò portavoce all’interno del comune di Latina delle istanze sollevate da Casa Pound sull’emergenza abitativa”

Bruno Creo (assessore comunale e consigliere Provinciale AN)

 

 

 ·        “Vogliamo entrare in trattativa con i proprietari dello stabile per far continuare le iniziative sociali di Casa Pound”

Claudio Lecce (Presidente ATER)

 

 

 ·        “Appoggio il gesto di Casa Pound. Adesso un nuovo passo deve farlo il Comune che dovrà trattare l’acquisizione dello stabile”.

Fabrizio Cirilli (consigliere Regionale) oggi, anche

 

(consigliere Comunale)

 

 

 ·        “Le istituzioni non possono tacere di fronte all’operato di questi ragazzi. Il comune acquisisca lo stabile”

Salvatore De Monaco (Consigliere  Comunale AN)

 

 

 ·        “C’è massima disponibilità per venire incontro alle esigenze degli occupanti e delle famiglie ospitate a Casa Pound”

Giovanni Di Giorgi (Consigliere Comunale AN)

 

 

 ·        “lo sgombero mai!! Bisogna fare tutto il possibile per evitare questa possibilità”

Fabio Bianchi (assessore provinciale alle politiche sociali in Provincia AN)

 

 Non dimentichiamo che in quest’anno ci sono stati dei tavoli di concertazione per l’acquisizione dello stabile che purtroppo hanno visto poco interesse da parte dei componenti a prendere una decisione concreta e quindi darci una risposta tangibile.
 

 Sapevamo che per i nostri politici le risposte che devono dare ai cittadini sono sempre poco reali (vedi TIA e Acqualatina) ed è per questo che oggi abbiamo fatto quest’azione, per avere delle risposte concrete, anche negative, ma concrete.
 

Ci stanno togliendo la Dignità e questo proprio non lo mandiamo giù, con la nostra goliardia e maturità saremo sempre in prima linea per dare battaglia a questa classe politica ipocrità e bugiarda".