Espulsione dal M5S, Iannuzzi presenta una denuncia in tribunale

25/03/2015 di

cristian-iannuzziL’espulsione di Cristian Iannuzzi dal Movimento 5 Stelle finirà in tribunale. Lo annuncia il deputato pontino: “In linea con il mio percorso per la rivendicazione dei principi e dei valori fondanti del M5S, per il rispetto delle regole e della democrazia interna al MoVimento, ho deciso di muovere un ulteriore passo in favore della giustizia. Dopo la richiesta al Comitato d’appello, ora mi rivolgo all’autorità giudiziaria ordinaria per ottenere il mio reintegro nel gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle. Ora la giustizia farà il suo corso”.

“Ribadisco – spiega Iannuzzi – l’illegittimità della mia espulsione e di quella dei miei colleghi Vacciano e Simeoni al Senato dopo la presentazione delle dimissioni formali dalla carica di parlamentare. Da qui l’impegno e la promessa di utilizzare ogni mezzo legale al fine di vincere la mia battaglia di giustizia e democrazia nel MoVimento 5 Stelle. Dobbiamo garantire i diritti di quanti, cittadini portavoce o semplici iscritti, hanno già subito o subiranno provvedimenti illegittimi ed irregolari di espulsione e di esclusione dal progetto politico M5S”.

  1. ma per favore…. chi è causa dei suoi mali pianga se stesso!

    Ma perchè Lei ed altri espulsi trovate difficile capire poche cose elementari:
    1- vi siete inscritti nel m5s di vostra sponte.
    2- avete condiviso e sottoscritto spontaneamente un documento programmatico politico.
    3- avete confuso la libertà di opinione all’interno del movimento con le direttive impartite dal vertice del m5s.
    4- se nel corso del mandato elettorale non vi siete più riconosciuti in quel programma sottoscritto avevate il diritto sacrosanto di discuterlo all’interno non sbandierando le vostre intemperanze ai quattro venti favorendo le altre fazioni politiche oltretutto generando sterili polemiche mediatiche danneggiando l’immagine del m5s.
    5- il vostro comportamento capriccioso ha indebolito il m5s dimostrando la vostra incapacità di coesione e di fare gruppo necessarie per contrastare quella politica marcia che ora consapevolmente o inconsapevolmente state appoggiando con la formazione del gruppo misto.

    Se mai qualcuno dovesse ricorrere alla Giustizia dovrebbero essere Casaleggio Grillo e noi elettori a ragion veduta verso i dissidenti che hanno danneggiato il m5s contravvenendo al mandato elettorale.

  2. Che brutta cosa il dogmatismo!
    Ho seguito la vicenda delle dimissioni dei parlamenti pontini ed ho la sensazione che abbiano deciso di lasciare la poltrona (non cambiare gruppo, che è altra cosa) perché hanno visto venir meno i principi fondanti del MoVimento. Quindi per eccesso di ortodossia, non perché hanno cambiato idea. L’idea e l’organizzazione sono state cambiate da altri, rispetto all’inizio.
    Conoscendo, anche se non approfonditamente, Crippo, capisco che deve aver vissuto, oltre ad una cocente delusione, anche l’onta dell’espulsione come una tremenda ingiustizia, e lo capisco.
    Lo dico con rispetto da non grillino.

  3. ma quale ortodossia quale dogmatismo, durante le battaglie politiche i leader possono anzi devono cambiare tattica e strategia per correggere eventuali errori o valutazioni errate sulla consistenza dell’avversario da contrastare OBIETTIVO PER IL QUALE SONO STATI ELETTI, per correttezza verso gli elettori e coerenza verso il documento politico programmatici sottoscritto non si abbandonano i colleghi sul campo di battaglia nei momenti più difficili per ripicche e capricci personali indebolendo la squadra, o peggio prendere iniziative personali avvicinandosi all’avversario per concordare cosa? La resa condizionata?
    I leader del M5S essendone i fondatori hanno il diritto e dovere di dettare le linee guida del Movimento all’occorrenza rivederle e correggerle per il bene collettivo, se tali decisioni agli iscritti/eletti non piacciono possono a pieni diritti dissentire adoperando ogni strumento democratico per discutere ed opporsi, non creando scompigli all’interno del gruppo, a meno che non si voglia fare il gioco del nemico.

  4. Io ho votato M5S per inviare in parlamento qualcuno che combattesse e contrastasse la delinquenziale classe politica che ha portato alla rovina la nostra Italia. Ed invece mi ritrovo il Iannuzzi che politicamente non ha meglio da fare che combattere il M5S. Che delusione… A mio parere. si ritiene il vero interprete del dogmatico verbo dei principi fondamentali, mentre Grillo e Casaleggio sareberro due ducetti che aciscono prepotentemente con oscuri e subdoli fini. Il meetup “I grilli e le cicale di Latina” http://www.meetup.com/beppegrillo-256/ si è scisso sulle conseguenze delle sue azioni e dichiarazioni, una parte è rimasta appoggiando la sua linea contro ma con il M5S, un altra tra cui io ha fondato un nuovo meetup: http://www.meetup.com/5-Stelle-Latina-in-MoVimento/
    Chi avesse voglia di approfondire visiti le rispettive pagine web.

  5. @ Cinico, concordo pienamente ma sai che ti dico, sono pessimista, se questi deputati (non solo ex m5s) non capiscono che gli egocentrismi e gli interessi personali devono stare fuori dalle istituzioni per fare spazio agli interessi collettivi cioè pubblici per il bene di tutti, da questa crisi non ne usciremo mai.

  6. Scusate ma si incrippa il cervello: se l’ex onorevole (spero ratifichino presto le “volontarie” dimissioni) nel suo discorso alla Camera spiegando le sue ragioni dice di non sentirsi più di legittimare l’attuale corso del M5S, cosa diavolo vuole ora? Vuole il reintegro nel gruppo parlamentare quando è stato lui stesso a chiedere di uscirne dando le dimissioni? E’ follia. Ma quando uno si dimette, lo capisce che esce dal Parlamento? E quando si danno quelle motivazioni, precedute da similari dello stesso tono rilasciate alla stampa prima, lo si capisce che si dichiara di non volerne più fare parte? Se si soffre di protagonismo o ci si sente offuscati, beh non è questa la strada per emergere, ma magari un maggiore e più proficuo impegno.