Campi scuola degli studenti romani a Ventotene

10/01/2012 di

«Una importante esperienza di studio storica o naturalistica fuori dalle aule scolastiche, a diretto contatto con l’ambiente e la natura, i luoghi dell’arte e i siti archeologici di tutta Italia, ma anche una significativa occasione per una serena e positiva socializzazione tra ragazzi chiamati a vivere insieme un tempo diverso da quello abituale, condividendo riflessioni ed emozioni». Così l’assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani, Gianluigi De Palo, sull’iniziativa dei Campi Scuola di Roma Capitale, offerta agli alunni delle scuole primarie e secondarie di I grado, studenti tra i 6 e i 14 anni.

C’è ancora qualche giorno per le scuole romane che vorranno presentare la domanda di partecipazione, in scadenza giovedì prossimo, 12 gennaio, per i campi scuola ‘primaverilì, che tra marzo e maggio proporranno un ricco programma di percorsi didattici tra luoghi di interesse ecologico naturalistico, socio-economico e storico artistico.

Da Ravenna a Urbino, dal Parco Nazionale d’Abruzzo a Venezia, da Assisi fino all’isola di Ventotene: sono numerose le località e 11 le regioni italiane che ospiteranno per tre o cinque giorni gli studenti romani in visita.

«Considerato il successo e la grande partecipazione dei Campi Scuola autunnali, con circa 200 classi coinvolte e più di 4.000 studenti interessati – spiega l’assessore capitolino – per l’anno scolastico in corso ho voluto fortemente riproporre questa iniziativa, unica nel suo genere, perché penso che fuori dal consueto confine dell’aula si instauri un dialogo che migliora e sviluppa l’esperienza di vita in comune, sia nel rispetto delle regole condivise che nello scambio di situazioni
vissute tra il patrimonio di bellezze proprie di ogni regione. La varietà dell’offerta consentirà ai docenti di scegliere l’itinerario più adatto per arricchire e completare il proprio programma didattico-educativo, valutando anche le fasi di sviluppo e di crescita degli alunni».

«Il cuore del progetto rimane l’educazione. E nonostante la difficile congiuntura economica nazionale – conclude De Palo – Roma Capitale continua ad investire nelle attività complementari come i Campi Scuola, che rappresentano una valida risposta all’emergenza educativa di oggi. È un modo concreto per sottolineare che dobbiamo credere nelle nuove generazioni e promuovere iniziative che stimolino gli interessi dei più piccoli, in armonia con i loro linguaggi e le possibilità delle famiglie».