Colpi di pistola durante la rissa, ferita una ragazza di 20 anni

28/04/2024 di
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Notte di paura e follia a Sezze, centro in provincia di Latina. Una ragazza è rimasta ferita, per fortuna in modo non grave, da un colpo di pistola, che non era diretto a lei, esploso da un uomo che poco prima aveva partecipato ad una maxirissa in strada scoppiata per motivi ancora da chiarire tra due gruppi, tutti composti da cittadini stranieri. Su quanto avvenuto poco dopo la mezzanotte di sabato indagano i carabinieri della compagnia di Latina, coordinati dalla Procura.

In base a quanto ricostruito dagli investigatori, la rissa è avvenuta in strada nella zona di Ferro di Cavallo tra una decina di persone di nazionalità albanese e romena, tutti di età compresa fra i 20 i 40 anni. I due gruppi, in preda anche ai fumi dell’alcol, sono arrivati alle mani forse per una parola di troppo. Dopo essersi allontanati dal luogo della prima lite, i ‘protagonisti’ della rissa si sono ritrovati nei pressi del bar Central Cafè, un locale poco distante da lì. Davanti al locale i due gruppi hanno ripreso a litigare e a quel punto uno di loro, come atto di ritorsione, ha estratto una pistola e ha esploso un colpo. Il proiettile però, invece di raggiungere l’obiettivo – un appartenente al gruppo rivale che aveva partecipato alla rissa – ha colpito di rimbalzo la ragazza seduta ad un tavolino con delle amiche, in mezzo alle decine di persone che affollavano il posto.

Dopo lo sparo c’è stato un fuggi fuggi generale: la ragazza, una ventenne italiana, è stata immeditata soccorsa e trasportata nell’ospedale di Santa Maria Goretti di Latina dove è stata sottoposta ad un intervento chirurgico per rimuovere l’ogiva che era rimasta conficcata tra un piede e la caviglia. L’intervento è perfettamente riuscito e per lei i medici hanno disposto una prognosi di 30 giorni. Sul fronte delle indagini i carabinieri hanno immediatamente acquisito le telecamere di videosorveglianza del bar per ricostruire la dinamica di quanto avvenuto e cercare di risalire all’identità dell’uomo che ha fatto fuoco.

IL SINDACO

L’intervento del sindaco Lidano Lucidi: “Quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica è stato un vero e proprio trauma per la città, un episodio che ci deve far riflettere rispetto ad un problema, quello della sicurezza a Sezze, che questa amministrazione e il sottoscritto in primis non hanno mai tenuto in scarsa considerazione”. A sostenerlo in una nota è il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, che interviene dopo l’episodio che ha causato il ferimento ad un piede di una ragazza di 20 anni, colpita da un proiettile vagante dopo una rissa tra stranieri nella centralissima Ferro di Cavallo. Il primo cittadino, tra i primi ad accorrere sul luogo dell’accaduto per accertarsi delle condizioni della giovane trasportata all’ospedale “Goretti” dove ha subito un intervento chirurgico per estrarre la pallottola, nella giornata di ieri ha assistito, come tutti i cittadini, ad una sovraesposizione mediatica della città: “Vedere nuovamente Sezze sulle pagine nazionali e sui tg – ha spiegato Lucidi – è stato l’ennesimo schiaffo per una città che merita altro. Ma quella di sabato è anche l’occasione per tornare a ribadire con forza che come ente siamo impegnati quotidianamente con i problemi legati alla sicurezza. Che in città, a causa dell’estensione territoriale e della popolosità, ci siano problemi legati alla sicurezza è un fattore che nessuno di noi ha mai ridimensionato. Il problema della sicurezza c’è e come amministrazione stiamo mettendo in campo ogni azione volta ad arginarlo. Abbiamo investito tanto negli impianti di videosorveglianza, siamo in contatto con le comunità straniere che si occupano dell’accoglienza e non abbiamo mai negato il problema o cercato, come spesso accaduto in passato, di mettere la polvere sotto al tappeto. Quindi – ha proseguito il sindaco di Sezze – non ci sto a subire attacchi da chi fino a poco tempo fa raccontava di una città modello per integrazione e, sostanzialmente, isola felice. Così come non accetto gli attacchi da parte di chi cavalca l’onda emotiva, mentre invece, probabilmente, potrebbe incidere diversamente se si considera chi occupa incarichi dove si può decidere la sorte del Paese”. Il primo cittadino, però, palesa anche le difficoltà oggettive di affrontare la situazione di petto: “Come Comune vogliamo far valere le nostre esigenze sul fronte della sicurezza urbana, e siamo consapevoli che in una provincia così vasta le forze a disposizione siano comunque esigue. Quella che non accettiamo, però, è la semplice presa d’atto di questi problemi. Servono soluzioni, perché l’episodio di sabato notte non si è trasformato in vera e propria tragedia solo per una circostanza fortuita, che la prossima volta potrebbe non ricapitare. Servono azioni concrete, servono militari e agenti, serve comprendere che un paese di 25mila anime e con un’estensione territoriale come quella di Sezze merita un’attenzione maggiore, una considerazione maggiore. Mi auguro e continuerò personalmente e come rappresentante di una comunità – ha concluso il primo cittadino di Sezze – a sollevare questioni agli organi preposti e a cercare di far comprendere a tutti che i problemi non si risolvono da soli, ma vanno affrontati con serietà e capacità”.