Perroni: “Imprese in crisi, Cusani convochi un tavolo tecnico”

18/05/2012 di

«A causa della profonda crisi economica, nazionale e internazionale, le tante aziende pontine hanno sempre più problemi per l’accesso al credito, rischiando la chiusura o, peggio ancora, di finire nel vortice dello strozzinaggio. Le scellerate politiche finanziarie intraprese dagli istituti di credito mondiali hanno ristretto ulteriormente la possibilità di richiedere un prestito anche agli imprenditori della nostra provincia, con tassi di interesse applicati che superano di circa due punti la media nazionale».

Lo dichiara in una nota Emilio Perroni, segretario provinciale di Latina de La Destra, il quale aggiunge: «Chiediamo ad Armando Cusani, Presidente della provincia di Latina, di istituire urgentemente un tavolo tecnico con le banche, al fine di incentivare una politica del credito che dia respiro alle imprese, prendendo spunto anche dalla mozione presentata al Consiglio Regionale del Lazio da Francesco Storace e Roberto Buonasorte, in merito alla prevenzione dell’acceso al credito per gli imprenditori agricoli vessati da Equitalia. Se non ci sarà un immediato cambio di rotta, con l’utilizzo dei cinquecento miliardi di euro destinati dalla BCE per aiutare gli imprenditori italiani, le molte aziende, ancora esistenti nel territorio pontino, chiuderanno, con irreparabili danni anche al tessuto sociale e allo stesso sistema bancario», conclude l’esponente de La Destra.

  1. Carissimo Perrone, se sapesse quello che dice, avrebbe orrore di se stesso. Come diceva Petrolini, che però era un genio. Se siamo giunti a questa drammatica situazione, la colpa è anche del tuo partito, che in questi anni ha sostenuto il governo del pagliaccio di Arcore.
    Se adesso ti vuoi tirare fuori dalla politica scellerata destroide, dimostri che hai una visione del mondo e dei fatti , come l’altezza di Brunetta. La gente di strada, capisce dove sta il bene e dove sta il male. Oggi il male è rappresentato, senza se e senza ma, dai politici di destra.

  2. errata corrige avrei voluto dire il tasso di disoccupazione più basso tra i paesi europei