Furto da Globaltel, scoperta la banda dei tombini

18/10/2016 di
polizia-arresto-controllo-latina

polizia-arresto-controllo-latinaSono stati individuati immediatamente i responsabili del furto nel negozio di telefonia Globaltel, avvenuto ieri mattina intorno alle 5 a Latina. La polizia, durante un controllo in casa di un pregiudicato che si trova agli arresti domiciliari, ha trovato un altro ragazzo che non ha saputo spiegare il motivo della sua presenza nell’abitazione del pregiudicato. Il suo atteggiamento piuttosto nervoso ha ulteriormente insospettito gli agenti i quali hanno controllato l’intera abitazione trovando altri due ragazzi nascosti nella camera da letto. Avevano ancora addosso la refurtiva portata via poco prima dal negozio di telefonia cellulare: quattro telefoni cellulari di ultima generazione e un tablet.

«Peraltro – spiega la Questura in una nota stampa – gli individui che tentavano di celare la loro identità, corrispondevano agli stessi soggetti immortalati dal sistema di videosorveglianza della attività ed indossavano ancora gli stessi indumenti».
La perquisizione domiciliare nei confronti di uno dei presunti ricettatori ha consentito di scoprire un vero deposito di merce di dubbia provenienza. Oggetti di cui l’uomo non ha saputo motivarne il possesso e, pertanto, sono stati sottoposti a sequestro in attesa di ulteriori accertamenti. I quattro sono stati poi accompagnati presso gli uffici della Questura in Corso della Repubblica dove si è proceduto con l’identificazione. Si tratta di S.A. 43 anni; P.A.I. di 23 anni; T.C. di 22 e C.L.F. di 21 anni. Dopo formalità di rito sono stati denunciati in stato di libertà, i primi due per il reato di ricettazione, mentre gli altri per furto aggravato, essendo ritenuti gli autori materiali del furto avvenuto nel negozio Globaltel.

Il colpo è stato effettuato usando la tecnica del tombino, ovvero sfondando la vetrina del negozio usando la pesante copertura in acciaio. Ci sono diversi precedenti simili sui quali sono in corso accertamenti per verificare l’eventuale coinvolgimento degli stessi ragazzi denunciati.