Pronto soccorso nel caos, tante polemiche ma nessuna soluzione

08/01/2015 di
pronto-soccorso-latina-goretti

ospedale-latina-pronto-soccorso-ambulanzaIl caos dei pronto soccorso della regione continua a provocare tante polemiche ma nessuna soluzione.

«I pronto soccorso della Regione Lazio – attacca Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e componente della commissione Salute – stanno esplodendo e a un anno dall’apertura dell’inchiesta della Magistratura di Roma a seguito dell’esposto presentato alla Procura di Roma per denunciare le gravi condizioni subite da operatori e pazienti nei vari Pronto Soccorso della Capitale e del Lazio, e per il quale l’amministrazione Zingaretti non risparmiò smentite e minacce di querela, ci ritroviamo nuovamente a costatare che l’emergenza invece di appianarsi si è seriamente acutizzata in piena violazione delle norme in materia di salute e sicurezza del lavoro e del diritto alla salute del cittadino sancito dall’art. 32 della Costituzione Italiana». 

«I numeri – prosegue Santori – parlano chiaro. Monitorando sul sito www.regione.lazio.it alla sezione Pronto Soccorso – Accessi in tempo reale la situazione alle ore 19:15 del 7 gennaio e alle ore 10:43 di oggi relativa al totale dei pazienti in attesa, in trattamento, in attesa di ricovero o trasferimento, in osservazione breve o intensiva, ci si rende conto che le dinamiche non sono cambiate: al Policlinico Tor Vergata il totale risulta rispettivamente 125 – 111, al Sant’Andrea 87 – 102, all’Umberto I 130 – 136, al Gemelli 100 – 90, al San Camillo Forlanini 110 – 105, al Sant’Eugenio 125 – 103, al Sandro Pertini 97 – 96, al Policlinico Casilino 80 – 57. Non va meglio per i nosocomi del Lazio: allo Spaziani di Frosinone 63 – 51, al Santa Maria Goretti di Latina 88 – 84, al San Giovanni Evangelista di Tivoli 43 – 38, all’Ospedali Riuniti di Anzio 39 – 44, al Belcolle di Viterbo 37 – 48.

Questi dati sono la dimostrazione evidente che il Piano di Riordino della Rete Ospedaliera imposto dal Presidente Zingaretti a tavolino senza consultare gli operatori sanitari né alcun addetto ai lavori e calpestando le prerogative del Consiglio regionale e della Commissione Salute, non solo non ha portato all’abbattimento delle liste d’attesa e al tanto agognato rilancio della sanità laziale, essendo i pronto soccorso inidonei a contenere in maniera adeguata l’afflusso dei pazienti lasciati nel degrado e costretti a sopportare condizioni di promiscuità in cui viene lesa ogni dignità umana, ma con il consistente taglio dei posti letto, 237 in meno solo a Roma , e il flop delle Case della Salute, costato ai cittadini milioni di euro, ha mantenuto disservizi, ritardi e sprechi delle risorse pubbliche il tutto sempre e solo sulla pelle dei cittadini» conclude Santori.

  1. Tutte bugie, il grande zingaretti, con la sua giunta di centrosinistra, ha promesso che avrebbe risolto ogni problema, imputabile ovviamente alle precedenti amministarzioni di centrodestra e puntualmente lo ha fatto, per cui quelle che raccontate sono tutte falsità ed illazioni.
    Le cose vanno benissimo!!!
    E se anche doveste andare al pronto soccorso e trovare il caos totale, con attese di ore, sono solo evenienze occasionali e caasuali, dovute ad eventi eccezionali.
    zingaretti ha risolto ogni problema!!!

  2. quel tal Santori o comecavolosichiama dovrebbe spiegare, nel suo comunicato pieno solo di qualunquismo e livore dei senzapotere, cosa e da chi ha ereditato il povero Zingaretti nella gestione della sanità regionale………….. ma li mortacci……….

  3. magari Zingaretti potrebbe anche spiegare perchè, così come faceva anche la Spolverini, prima si riservano i soldi per i partiti e poi ci dicono che non ce ne sono per la sanità e bisogna ottimizzare.
    magari potrebbe anche spiegarci perchè si accetta ancora che gli acquisti di materiali ognuno se li fa dove gli pare pagando cifre 10 volte più alte.
    magari.