Rieti, suora partorisce in ospedale: imbarazzo tra i fedeli

18/01/2014 di

La corsa in ambulanza per forti dolori addominali e poi la scoperta della gravidanza. È successo tutto in pochi minuti la notte tra mercoledì e giovedì a Rieti dove una suora ha dato alla luce un bimbo, al quale ha deciso di dare il nome di Francesco. Una nascita che ha lasciato increduli e perplessi credenti e non. Ma anche cittadini, amici e parenti della suora. E lei come se stesse parlando a se stessa, quella notte in ambulanza, ripeteva come a volersi scusare, «non sapevo di essere incinta», «ma terro il bimbo».

Ora è ricoverata al De Lellis, in una stanza del reparto maternità, lontana da occhi indiscreti. Oggi ha ricevuto le prime visite di parenti e amici ma nessun sacerdote o consorella è passato a salutarla. La notizia ha messo ovviamente in imbarazzo la curia reatina che «si prenderà cura della donna, almeno per i primi tempi», rassicura il vescovo Delio Lucarelli.

«È comunque preferibile – precisa – che conduca una vita secolare fuori dall’istituto religioso e vicina al figlio». La notte tra mercoledì e giovedì il 118 riceve una chiamata dal convento delle piccole discepole di Gesù. All’altro capo del telefono c’è una suora che dice di avere forti dolori addominali. Durante il trasporto in ospedale i sanitari pero accertano immediatamente lo stato di gravidanza della donna, sorpresi dall’eccezionalità dell’evento.

All’arrivo in ospedale viene immediatamente portata al pronto soccorso ginecologico dove più tardi metterà alla luce Francesco Sandrino, un bimbo di oltre tre chili. In ospedale non si parla d’altro tanto che le numerose neomamme del reparto hanno fatto una colletta per rimediare al mancato corredino, comperando tutine e vestitini per il neonato. Durante l’orario delle visite i parenti dribblano giornalisti e curiosi, cercando di «proteggere» la privacy della donna e quella del bimbo, lasciato alle cure del nido. Il direttore sanitario, Pasquale Carducci, spiega che «si è trattato di un parto naturale avvenuto senza problemi». «La mamma ed il bimbo stanno bene – sottolinea -. Il piccolo è stato registrato con il nome della donna, senza quello del papà», di cui non si hanno notizie.

Giornalisti e fotografi «assediano» l’ospedale mentre in città ci si chiede chi possa essere il padre del bimbo. Secondo alcune consorelle, la religiosa alcuni mesi sarebbe tornata per un breve periodo nel suo paese, e non è escluso che proprio lì possa essere «caduta in tentazione», per usare le parole di suor Erminia, la madre superiora del convento che sorge ai piedi del suggestivo santuario di Sant’Antonio al Monte. Dubbi e interrogativi ai quali solo la suora neomamma potrà forse dare una risposta.