Prostituzione, nove arresti tra Pomezia e Roma

23/09/2013 di

Erano sfruttate, controllate, picchiate. E dovevano versare una tassa all’organizzazione per poi dividere i guadagni col protettore. Le vittime, una decina di giovani romene, alcune minorenne, hanno visto la fine del il loro incubo con l’arresto di nove persone appartenenti ad una feroce organizzazione che gestiva la prostituzione nella zona sud di Roma, tra l’Ardeatina e al Laurentina.

I provvedimenti sono giunti al termine di un’intensa attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile di Roma a partire dal mese di marzo 2013, sotto la direzione del Sostituto Procuratore di Roma Claudia Terracina che portato alla luce la banda di romeni. Le donne erano sottoposte dai propri sfruttatori, ai quali in alcuni casi erano legate da vincoli affettivi, a continue vessazioni e minacce, come fossero «cose» soggette al diritto di proprietà, ridotte e mantenute in un continuo stato di soggezione.

Gli inquirenti della Polizia di Stato hanno preso le mosse da alcune prime timide dichiarazioni rese da una di loro nel corso di un controllo di polizia. Al vertice della struttura Vasilica Croitoru, 39 anni, il quale stabiliva le tariffe, concedeva i permessi e assegnava i posti. Questo inoltre si occupava, anche tramite sua moglie, Ana Maftei, 40 anni, di reclutare le donne in Romania. Mentre i singoli protettori avevano il duplice ruolo di organizzatori del sodalizio criminale e di sfruttatori di ciascuna vittima.

Dalle indagini è emerso che una cifra variabile tra le 200 e le 300 euro dovesse essere versata settimanalmente per ogni prostituta «autorizzata» dall’organizzazione. Oltre alla «tassa», destinati ad assicurarsi il posto di lavoro, le donne dovevano dividere il restante guadagno col proprio diretto protettore che esercitava per conto dell’organizzazione una stretta vigilanza dei luoghi di lavoro, assicurando il rispetto delle zone e degli orari. Le somme del «canone» imposto venivano poi versate dai protettori al vertice dell’organizzazione, direttamente o facendole recapitare tramite corrieri oppure transazioni bancarie in Romania, dove venivano reinvestite per l’acquisto di immobili.

  1. In ambito di prostituzione tra soggetti maggiorenni, io mi domando il motivo per il quale a cadere vittime della tratta di persone a sfondo sessuale debbano essere sempre le donne straniere, mentre quelle italiane ne debbano essere quasi esenti, sia in Italia, sia all’estero ed il motivo per il quale i marciapiedi del sesso a pagamento si svuotano durante le vacanze natalizie e pasquali. La risposta è quella che la schiavitù del sesso a pagamento non è molto diffusa.

  2. Legalizzare prostituzione e droghe leggere… L’italia si risolleverebbe nel giro de 6 mesi… !!!