Rapine in casa, un arresto

03/03/2012 di

Il terzo presunto componente di una banda di albanesi che compiva rapine in abitazioni in provincia di Roma, a volte usando la violenza contro le vittime, è stato arrestato dalla squadra mobile della capitale. I suoi due complici erano stati catturati lo scorso giugno. Alla banda vengono attribuiti almeno sei colpi. È quanto si legge in un comunicato della questura.

L’uomo, U.K., 22 anni, assieme ai suoi connazionali il 18 giugno scorso aveva atteso due coniugi di ritorno a casa nel garage condominiale della loro abitazione, sorprendendoli alle spalle e minacciandoli con un coltello. I banditi avevano costretto le vittime a consegnare le chiavi dell’appartamento, poi avevano malmenato l’uomo e si erano portati via gioielli e due Rolex. Un modus operandi che si era ripetuto altre volte. I primi due rapinatori erano stati arrestati dalla squadra mobile dopo una serie di pedinamenti che avevano condotto gli agenti a seguire i rapinatori anche in trasferta. Fondamentali le indagini tecniche che hanno permesso di ricostruire spostamenti, basi logistiche e abitudini operative della banda. Almeno sei i colpi accertati, messi a segno da gennaio a metà giugno dello scorso anno.

In alcuni casi il copione delle rapine sfociava in violenze per convincere le vittime a collaborare. In prevalenza le rapine erano state messe a segno in provincia di Roma, anche a una certa distanza dalla capitale, dove poi gli arrestati facevano ritorno alle prime ore del mattino.

  1. Ma che dire…. Non se ne puo’proprio piu’ spero che la magistratura gli infligga pene severe e che la politica intervengs affinche’vengano rivisti gli accordi concernenti l’espiazione della pena nel loro paese di provenienza ove perlomeno la detenzione carceraria e’ sicuramente piu’ severa che in Italia.