Roma, città nel caos per la neve

05/02/2012 di

Il giorno dopo il caos è ancora caos. E polemiche. E arriva anche la notizia di due morti, una senzatetto a Ostia e un uomo a Frosinone travolto dal crollo di un capannone. Paesi senza acqua e luce alle porte di Roma, frazioni isolate in Ciociaria e nella Tuscia, pendolari bloccati in due treni alle porte di Roma.

E nella capitale pochi bus, zero taxi, spazzaneve un miraggio. Il sindaco Gianni Alemanno, svegliandosi in una Roma sotto 30-60 centimetri di neve, attacca la Protezione civile per le previsioni meteo a suo dire troppo ottimistiche e si prende la secca risposta del prefetto Franco Gabrielli, che dice: «Era informato di quanta neve stava per arrivare». Alemanno chiede una commissione d’inchiesta sull’argomento e intanto dispone la chiusura di scuole e uffici pubblici anche per lunedì. In serata, una nuova ordinanza, per imporre ai romani di tenere sgombri dalla neve i marciapiedi davanti alle proprie case, condomini o esercizi commerciali per una larghezza di due metri, durante e dopo le nevicate, dalle ore 8 alle 20, evitando il rischio di formazione di ghiaccio. Rafforzando una precedente ‘esortazionè, con la quale il sindaco informava di avere messo a disposizione duemila pale per ridurre l’impatto della nuova, possibile emergenza gelo. Che forse ha già ucciso una clochard di 48 anni ad Ostia, quartiere sul litorale, trovata morta dentro una pineta. Nella capitale innevata i piedi e la metro sono gli unici mezzo di trasporto. Come del resto pale e motoseghe sono le armi dei cittadini per riprendersi le strade. Pochi i bus. E l’assessore alla Mobilità dà la colpa ai cittadini che con le loro auto avrebbero ostacolato il servizio. La psicosi da neve porta ad assaltare i supermercati e i fornai per fare incetta di pane e altri generi alimentari nell’ipotesi di una lunga emergenza.

A Roma gli scenari inusuali regalati dalla nevicata soprattutto nel centro storico non alleviano certo i disagi subiti dagli abitanti. Dappertutto ci sono alberi caduti e ci si ingegna per segarli e rimuoverli. Qualcuno si diverte con lo slittino al Circo Massimo o in periferia, molti fanno a pallate o costruiscono pupazzi di neve, ma molte strade non sono state ripulite e domani il ghiaccio potrebbe complicare ancora di più la circolazione. In provincia la situazione è perfino peggiore, con circa trenta comuni senza elettricità e senz’acqua, intere frazioni isolate, la Valle dell’Aniene completamente tagliata fuori da due giorni. Alcuni viaggiatori rimasti bloccati ieri dalla neve in diversi treni regionali solo in giornata sono riusciti a tornare a casa. Centinaia sono stati ospitati dalla Scuola di fanteria di Cesano, vicino a Roma. A Civitavecchia un traghetto per la Sardegna ha urtato la banchina del porto, forse per il forte vento, e solo la fortuna ha evitato una nuova Concordia.

In Ciociaria – dove un uomo di 62 anni è morto schiacciato da un capannone agricolo crollato nel pomeriggio a Frosinone sotto il peso della neve – sono tanti i centri assediati dal maltempo, come nel Reatino e nel Viterbese. E se Alemanno se la prende con la Protezione civile, il governatore della Regione Renata Polverini accusa Trenitalia per i gravi ritardi e le cancellazioni dei convogli regionali. Il presidente del Lazio chiede l’intervento dell’esercito. Il Pd attacca sia il sindaco, di cui chiede le dimissioni, sia Polverini. La neve, dicono le previsioni meteo, tornerà a scendere.