Afghanistan, ucciso un carabiniere di Frosinone

04/06/2011 di

Un ufficiale dei carabinieri – il tenente colonnello Cristiano Congiu, 50 anni, di Roma – è stato ucciso con un colpo di arma da fuoco in Afghanistan, dove era in servizio presso l’ambasciata italiana a Kabul come esperto antidroga. Lo apprende l’ANSA da fonti dell’Arma, le quali precisano che si è trattato di un fatto di criminalità comune, da non mettere in relazione alla sua attività.

Secondo una prima ricostruzione, Congiu – ufficiale della Dcsa, la Direzione centrale dei servizi antidroga, a Kabul dal 2007 – si trovava in una località della valle del Panjshir, nell’Afghanistan nord orientale, insieme a due suoi conoscenti di vecchia data, entrambi civili: un afgano (che aveva anche frequentato l’Accademia militare di Modena, 6 o 7 anni fa) e una donna americana. Durante questo loro viaggio – stando alle informazioni finora apprese da fonti dell’Arma – hanno incrociato un gruppo di afgani. Uno di questi, un giovane, per motivi ancora imprecisati avrebbe afferrato la donna, sbattendola violentemente contro un muro. Il tenente colonnello Congiu ha interpretato questo atto come un’aggressione nei loro confronti e ha fatto fuoco con la sua pistola, ferendo lievemente al fianco il ragazzo. Gli altri afgani sono scappati e lo stesso militare dell’Arma ha prestato le prime cure al giovane: stava per caricarlo in auto e trasportarlo in ospedale, quando i compagni del ragazzo ferito sono tornati, questa volta insieme ad altri uomini armati. Questi, da lontano, hanno sparato tre colpi di kalashnikov, uno dei quali ha centrato alla testa Congiu, che è morto sul colpo. La donna americana e l’afghano sono riusciti a raggiungere la loro vettura e a scappare. Al primo posto di polizia afgano, a circa un chilometro, hanno denunciato l’episodio. Le forze di sicurezza locali si sono recate sul posto ed hanno recuperato il corpo dell’ufficiale. Durante successive ricerche è stato individuato il ragazzo ferito, che è stato arrestato. Sull’episodio ha aperto un’inchiesta la procura di Roma, competente ad indagare sui fatti in cui sono coinvolti i cittadini italiani all’estero, mentre alcuni carabinieri del Ros stanno partendo per l’Afghanistan per svolgere accertamenti. Congiu lascia la moglie e un figlia, che vivono a Pontecorvo, in provincia di Frosinone.

CHI ERA – Cristiano Congiu era molto conosciuto dai colleghi di Pontecorvo, dove abitano la moglie e la figlia, e anche di Frosinone l’ufficiale dei carabinieri ucciso in Afghanistan dove era in servizio presso l’ambasciata italiana come esperti antidroga. Il capitano Congiu dal 1996 al 1998 era stato al comando della compagnia dei Carabinieri di Pontecorvo. L’ufficiale per anni aveva lavorato in collaborazione con il primo dirigente della sezione anticrimine della questura di Frosinone, Mino De Santis. «Era un uomo di polso, credeva nella divisa che indossava e con lui abbiamo lavorato molto assiduamente per mettere a segno tra l’altro i primi arresti contro le infiltrazioni camorristiche nel Cassinate -ricorda De Santis- Ci interessammo anche della criminalità che girava attorno alle aziende marmifere che si trovano a Sud della Ciociaria. La notizia della sua scomparsa ci ha lasciato impietriti».