Pdl Lazio, chiesto l’annullamento della multa per le quote rosa

26/05/2011 di

«È illegittima la sanzione per quasi 161mila euro che il Governatore del Lazio, Renata Polverini, ha inflitto al Pdl Lazio per il mancato rispetto, nelle liste dei candidati alle regionali del 28-29 marzo 2010, della proporzione tra i due sessi». Lo hanno sostenuto oggi gli avvocati Luigi Medugno e Federico Freni nel chiedere al Tar del Lazio di sospendere il provvedimento sanzionatorio. I giudici si sono riservati di emettere domani la loro ordinanza; non è escluso che possa essere preso in considerazione un difetto di competenza a favore del giudice ordinario. La sanzione è stata inflitta al Pdl Lazio (ma anche a ‘La Destrà e ‘Udc’), dopo l’accertamento che nel gruppo delle liste presentate «il limite dei 2/3 della proporzione tra i due sessi – si legge nel decreto del Governatore – pari a 10 su un totale di candidati, è stato superato di tre unità». Per i ricorrenti, anche a prescindere dalle censure di costituzionalità, il provvedimento è illegittimo per una serie di ragioni. Su tutte, in quanto non ha considerato che «l’esclusione dalla competizione elettorale della lista provinciale di Roma (che costituisce numericamente quasi il 70% del ‘gruppo di listè richiamato quale base di calcolo) – si legge nel ricorso – ha non solo sbilanciato la proporzione tra i due sessi calcolata sull’insieme delle cinque liste, e non su ognuna, ma ha impedito di apportare qualsivoglia modifica alla composizione delle altre liste già presentate e ammesse». Da ciò, «per un verso, il computo iniziale è risultato falsato dall’esclusione della lista ‘maggiorè e, per altro verso, il partito si è visto materialmente impossibilitato ad apporre un correttivo alle liste ‘minorì (le uniche utilizzate dalla Regione come base di calcolo della sanzione)». A questo motivo di censura si aggiunge anche la ritenuta illegittimità dell’intero iter che ha portato alla sanzione in quanto «l’amministrazione ha addirittura omesso di comunicare al partito e agli altri soggetti destinatari del medesimo provvedimento, l’avvio del procedimento sanzionatorio».