Birra made in Tuscia scala le classifiche

27/04/2011 di

Forse c’è un intento riparatorio dietro il proposito di Massimo Serra e Orazio Laudi di produrre, in futuro, una birra a base di mosto di Est! Est!! Est!!!, il vino di Montefiascone, in provincia di Viterbo, celebre fin dal Medioevo. Una sorta di espiazione per aver installato la loro bottega birraia artigianale Turan (dal nome della dea etrusca dell’amore, della fertilità, della vitalità e protettrice dell’antica città di Vulci) a pochi metri di distanza dalla cantina in cui viene imbottigliato il rinomato vino che vanta uno dei più antichi marchi Dop d’Italia. E per avergli strappato la ribalta della cronaca conquistando, in poco più di un anno d’attività, il terzo posto all’edizione 2011 del Beer Festival di Roma con l’ultima nata di casa Turan, la Dalhia, una birra scura a bassa gradazione alcolica (3,1), creata con un solo luppolo e che diversamente dalle altre scure è molto fresca ed estiva, nonchè quattro stelle sulla guida Slow Food 2011 e il 42 posto fra le birre italiane nella classifica mondiale di RateBeer. Secondo Massimo Serra e Orazio Laudi, fondatori della Turan, la loro non è nè una sfida nè un affronto alla plurisecolare attività vitivinicola del cratere del lago di Bolsena. «Siamo anche noi nel solco della tradizione – dicono -, perchè lavoriamo in un territorio che, oltre a quella del vino, ha fatto la storia per la birra. Furono gli etruschi, infatti, a creare diverse tipologie di birra in Italia e ci fa piacere pensare che noi stiamo continuando la loro opera, anche perchè il consumo delle produzioni artigianali sta decisamente aumentando nel nostro Paese». Per sottolineare che vino e birra, nella Tuscia, si sono sviluppate più o meno contemporraneamente, Serra e Laudi stanno lavorano a un altro progetto: «Vogliamo realizzare – spiegano – una birra che abbia come base il mosto dell’Est! Est!! Est!!!. Sarà un prodotto innovativo che coniugherà due grandi tradizioni del nostro territorio». Alla domanda su quale siano le caratteristiche principali della loro birra, Serra e Laudi rispondono: «Innanzitutto la lavorazione creazione artigianale, basata sull’utilizzo di sole materie prime di alta qualità, come il malto dal Belgio ed il luppolo dall’America, senza l’impiego di estratti oppure di conservanti. Inoltre le nostre birre non sono pastorizzate e rifermentano in bottiglia, come lo champagne». «Ai produttori della birra Dalhia i miei complimenti e il sostegno del mio assessorato». Questo il commento di Angela Birindelli, assessore all’Agricoltura della Regione Lazio, al riconoscimento ottenuto dai due giovani birrai viterbesi. Ad avviso dell’assessore, la birra della Turan entra a pieno titolo nel novero dei prodotti di qualità ‘made in Tuscià che meritano di essere sostenuti e promossi. Infine, l’assessore annuncia che farà promuovere la birra ‘etruscà dall’Enoteca Regionale e favorirà la partecipazione della stessa nelle rassegne di settore.