Roma, 7 ore in attesa al pronto soccorso

26/02/2015 di

Subisce un’aggressione, entra al pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma poco dopo le sette di sera ma ne esce alle 2,20 del mattino, dopo aver aspettato ben sette ore di essere «assistita, curata e dimessa». È la storia che una donna ha riportato al Codacons, e ora l’associazione dei consumatori guidata da Carlo Rienzi chiede al governatore Nicola Zingaretti di fare luce sull’accaduto. «In merito ai presunti disservizi avvenuti al Fatebenefratelli – la risposta della giunta – la Regione ha formalmente richiesto alla direzione dell’ospedale accreditato una dettagliata relazione sui fatti contenuti nell’esposto e sul funzionamento organizzativo del pronto soccorso».

«Prendiamo atto della segnalazione e siamo a disposizione della Regione Lazio per ogni delucidazione nell’intento di fare luce su questo episodio» ha commentato il direttore sanitario del Fatebenefratelli Maurizio Ferrante. Stando alla denuncia della paziente raccolta dal Codacons, la sera dello scorso 17 febbraio – la data dei fatti – il pronto soccorso si trovava in affanno per stessa ammissione degli operatori. Alle proteste dei pazienti, infatti, i ‘camicì avrebbero risposto che «il medico presente era uno solo, il personale era insufficiente e non potevano fare di meglio». Nelle sette ore d’attesa, fa sapere poi l’associazione dei consumatori, attorno alla donna «accade di tutto»: un’anziana «stremata dall’attesa» che «sviene e deve essere aiutata dagli altri pazienti», un ragazzo straniero vittima di un’aggressione anche lui «costretto ad attese estenuanti», un anziano «con evidenti carenze mentali e pieno di escoriazioni lasciato completamente solo su una sedia».

«Sappiamo che queste scene sono all’ordine del giorno e che la responsabilità non è di medici e infermieri ma di chi gestisce la sanità in Regione – ha affermato il presidente del Codacons Carlo Rienzi, che ha chiesto un incontro urgente con il governatore – Per questo chiediamo chiarimenti al presidente Nicola Zingaretti, una indagine per accertare il livello di assistenza fornito nei pronti soccorso e per capire quanto personale fosse effettivamente in servizio quella notte».

L’opposizione intanto attacca: «La denuncia di oggi del Codacons si aggiunge alle ormai quotidiane grida d’allarme, e conferma il fallimento delle politiche sanitarie di Zingaretti» ha affermato il capogruppo FI Antonello Aurigemma, che ha chiesto una seduta della commissione Sanità per affrontare il tema dei ps. «Invece di finanziare la costosa e inutile cabina di regia per la sanità e assumere dirigenti esterni – ha aggiunto il consigliere Ncd Giuseppe Cangemi – si preoccupasse di risolvere i problemi della sanità, possibilmente con meno slogan e più fatti».