Tiziano Ferro: mi sono tranquillizzato, ma mai del tutto

24/11/2014 di
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tiziano-ferro-2014«Con gli anni mi sono tranquillizzato, ma non mi rilasso mai del tutto, la sensazione è sempre quella di camminare sul ciglio del burrone»: è da questa insicurezza, confessata senza pudore oggi a Milano, in un incontro presentato dallo scrittore Ivan Cotroneo, che è nata la fortunata carriera di Tiziano Ferro, che l’artista concentra nella raccolta «Tzn – The best of Tiziano Ferro”, in uscita domani.

Chiamarla antologia, però, è riduttivo: “Il titolo non è corretto – dice il 34enne artista di Latina – non è un Best of, ma la mia verità, la mia linea del tempo. È la scatola della mia memoria, da cui è rimasto fuori pochissimo”. Un songbook che si sviluppa cronologicamente in due cd, con otto inediti, cui si aggiungono un cd di rarità e un altro di duetti, con altri otto pezzi mai pubblicati prima, per un totale di quattro versioni differenti. Tutte, comunque, partono da un brano del 1997, “Quando ritornerai”, che Tiziano portò alle selezioni dell’Accademia di Sanremo. È da lì e non dal successo di Xdono – ricorda lui oggi – che è iniziata la sua storia, poi continuata in tour come corista per i Sottotono e gli A.T.P.C. e con serate nei club, lavorando incessantemente con Mara Maionchi e Alberto Salerno, che lo avevano messo sotto contratto.

“È un lavoro diverso da quello che porta adesso un ragazzo a fare un disco, con l’immediatezza della rete, per me – spiega – andare in studio significava prendere treni, contare le ore, assumersi delle responsabilità«. Tra gli inediti della prima ora anche la cover Angelo mio, il brano Sulla mia pelle che cantava come corista per gli A.T.P.C. e Il vento, “che non entrò per un pelo nell’album Rosso relativo”.

È del 2005 invece, il singolo mai pubblicato Se il mondo si fermasse, da un album swing sognato ma mai realizzato. Tra le rarità mai fissate prima su supporto c’è anche una versione in spagnolo di “(Tanto) 3” con Jovanotti, l’interpretazione di “Le passanti” di De Andrè, una versione brasiliana di Sere nere con Liah. “Recuperare questi pezzi è stato un progetto, non una pausa” sottolinea Tiziano, spiegando di voler “parlare di me non solo in faccia A, ma anche nelle cose che facevo ascoltare ai miei amici”.

Singoli o inediti che siano, da tutti i pezzi emerge la forza della scrittura dell’artista, guidata dal flusso di coscienza, “che traccia la linea tra chi scrive, chi canta e chi è un artista”. Anche questo best, per Tiziano, “traccia una linea: avevo bisogno di catalogare per poi continuare, devo capire cosa succede e cosa accadrà alla musica” sia dal punto di vista della distribuzione (“ero contro lo streaming ma dopo una settimana dall’uscita del singolo digitale mi sono detto “Tiziano, arrenditi”) sia da quello dei contenuti. Il nuovo Ferro potrebbe andare nella direzione di “X”, il disco di Ed Sheeran che “è quello che vorrei continuare a fare, ciò che è il pop oggi, aperto a produzioni diverse, esempio di crossover”. Per un artista come lui è paradossale – e lo ammette lui per primo – che “l’esperienza più bella degli ultimi anni sia stata quella di produttore per Alessandra Amoroso e Baby K”, forse perchè ha significato “prendersi cura di qualcuno che si fida in toto di te”.

Forse è stato anche un modo per arrivare a “Senza scappare mai più”, il singolo che anticipa la raccolta e in cui elabora in musica un momento di crisi sentimentale. “Quando l’ho scritta si chiamava Correrei perché mi sono sempre isolato nei momenti di crisi, ma poi – racconta oggi – ho capito che non risolvi i problemi facendo i bagagli e l’ho trasformata in qualcosa di futuribile, in un buon proposito”. È di buon auspicio anche Lo stadio, il singolo che nel 2015 anticiperà il tour in partenza il 20 giugno dall’Olimpico di Torino, con tappe a Firenze, Roma, Bologna, Milano e Verona.