Di Giorgi ritira le dimissioni e chiede la fiducia in Consiglio comunale

11/11/2014 di
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cirilli-digiorgi-foto-latina24oreIl sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi ritira le dimissioni annunciate 20 giorni fa. La decisione è stata presa ieri sera intorno alle 23, poi questa mattina la conferma. Ma i problemi non sono finiti: infatti il primo cittadino sembra non aver trovato l’accordo con la maggioranza. Dunque manca il numero di voti essenziale per continuare a governare. A questo punto l’ipotesi plausibile è l’azzeramento e poi ricomposizione della Giunta, metà tecnica e metà politica. 

La lettera del sindaco alla città:

“In maniera coerente e lineare con le ragioni che mi hanno indotto a presentare le dimissioni, vale a dire l’estrema litigiosità e i personalismi all’interno della maggioranza che non consentiva più di guidare i processi amministrativi e quindi di portare avanti agevolmente il programma sul quale ho ottenuto il consenso della città, ieri sera ho riunito tutta la maggioranza. Nonostante tutte le rassicurazioni ho deciso di portare il confronto nella massima trasparenza e nella sede istituzionale più opportuna, vale a dire in Consiglio comunale, dove ognuno dovrà assumersi davanti alla città l’impegno di affermare se il bene comune prevale sull’interesse singolo. Nei prossimi giorni la convocazione della massima assise cittadina e presenterò le linee programmatiche di fine mandato per verificare se esiste ancora una maggioranza e se vi sono le condizioni per andare avanti o porre termine alla consiliatura. Faccio tutto questo con senso di responsabilità verso la città, nei confronti della quale rispondiamo tutti con il nostro operato, nel rispetto delle prerogative che legge assegna al sindaco e alla centralità del Consiglio comunale nelle dinamiche dell’azione amministrativa.

In attesa di questa verifica ho proceduto a ritirare le dimissioni ed azzerare la Giunta municipale.

Ho infine raccolto gli aspetti essenziali di questa vicenda nella seguente lettera aperta che invio alla città”.
Torno a rivolgermi direttamente alla città di Latina, a distanza di venti giorni dalla mia decisione di rimettere l’incarico da sindaco. Senza tramiti, senza nascondere nulla dei gravi problemi all’origine della mia scelta, senza reti di protezione come ho sempre fatto nella mia vita. Come scrissi allora, per guidare una grande città come Latina occorrono: consapevolezza dei mezzi e delle difficoltà e serenità di giudizio ma anche unità d’intenti, possibilità di operare senza che lacci e lacciuoli tengano imbrigliate le mani e il cuore e quindi affidabilità delle persone, cose che invece sono venute ultimamente meno e che mi avevano portato alle dimissioni.

Oggi il quadro intorno a me non appare definitivamente mutato come io desidero ma per essere certo che lo strattone con cui ho voluto scuotere la politica latinense abbia prodotto i risultati sperati e valutare l’affidabilità della maggioranza, manca ancora un passaggio: il Consiglio Comunale.

Soltanto nel luogo che incarna lo spirito della nostra libertà, potrò verificare se le ragioni dell’unità prevarranno sugli egoismi personali restituendomi la libertà di poter guidare lo sviluppo di Latina secondo i miei convincimenti morali e civili. Io ci credo ancora. E non posso nascondere che molto in questo senso hanno fatto alcuni recenti articoli di stampa attraverso i quali si è gettato del fango maleodorante su di me, evidentemente per cercare di allontanarmi dalla guida della città ed aprire così la strada a nuovi arrivi o a vecchi ritorni. Ebbene, io so chi sono. Conosco i miei pregi e purtroppo anche i miei difetti. Che certamente non sono pochi.

Ma tra questi, di sicuro, non c’è la disonestà. Dunque l’idea che andandomene avrei indirettamente dato ragione a coloro i quali sibilavano che dietro il mio passo indietro vi fosse in realtà la fuga da chissà quale inchiesta giudiziaria, ha iniziato a macerarmi l’anima e alla fine ha contribuito alla scelta – che comunico ufficialmente oggi – di ritirare le dimissioni e di continuare ad essere orgogliosamente sindaco di Latina, in cui i nostri sogni diventano il mutare delle nostre azioni, perché se non li seguiamo ci verranno imposti da altri.

Ovviamente a patto che lo vogliano i consiglieri della mia maggioranza, di cui dunque attendo di valutare la fiducia e l’attendibilità, accettando alcuni cambiamenti importanti. Sento forte la necessità di spalancare le finestre della nostra amministrazione e di fare entrare aria fresca, così da poterci dedicare tutti con ancora maggior efficacia all’attività amministrativa.

Devono cambiare alcune cose: dentro le direzioni dell’ente comunale, così come dentro la giunta esecutiva che accompagnerà il mio lavoro, che scaturirà dall’eventuale maggioranza che mi darà la fiducia e di cui, in ogni caso, conserverò alcuni assessorati: urbanistica, bilancio, ambiente. Dovrà essere garantito l’ingresso in giunta di uomini e donne di straordinaria levatura civile capaci di contribuire con la propria esperienza e professionalità al raggiungimento degli obiettivi, oltre che per continuare battaglie importanti per la città, come difendere la realizzazione a Latina del Centro di alta diagnostica finanziato dalla Fondazione Roma. Oltre che per tutelare i cittadini di Latina dal rischio che alcuni problemi irrisolti emersi dal mare buio del passato possano compromettere la loro sicurezza economica e sociale, insieme a quella dei loro figli. Penso alle questioni quali la pressione fiscale, Latina Ambiente, Metropolitana leggera, solo per citarne alcune. Ma soprattutto esaudire il desiderio di assessori, consiglieri e migliaia di cittadini di Latina di vedere completate le opere avviate.

So di chiedere un grande sacrificio alla “politica”, di cui mi sento parte; so di chiedere un passo indietro rispetto alla normale dinamica dei rapporti fra partiti. Latina è un faro per quel popolo moderato, conservatore, cattolico e liberale che non ha smesso di sognare e lottare per un’Italia nuova, a partire proprio dalla nostra giovane città.

Io sono pronto, a mettere ancora una volta in questa sfida tutto me stesso e, insieme a me, mi auguro anche i partiti ed i gruppi che mi hanno finora sostenuto. Spero di ritrovarmi presto insieme a persone che abbiano lo stesso spirito da combattenti. Lo sapremo presto”.

Giovanni Di Giorgi

  1. non serve dargli del buffone. E’ solo un fantoccio nelle mani di alcuni pupari che conosciamo bene.

  2. Così questa sera tutti festeggeranno la conferma della propria poltrona e dei propri profitti.
    Sindaco e giunta: il nulla.

  3. Conservate questa rabbia, e ricordate tutto questo alle prossime elezioni, quando ci sarà data la possibilità di CAMBIARE.

  4. Buffone, scusate la ripetizione ma ci vuole, ma si sapeva già…

    E’ simpatico a questo punto ricordare le ultime dichiarazioni del nostro amato ex-ex-sindaco, all’indomani delle ex-dimissioni:
    «Un domani la mia bimba potrà dire: questo l’ha lasciato in eredità alla mia città il mio papà. È questa la soddisfazione più grossa che mi ha spinto a fare il sindaco. E oggi mi ha spinto a dimettermi perché la voglio guardare negli occhi e non farmi mai dire che sono una persona attaccata alla poltrona e che sono una persona che cede ai giochi, ai ricatti».

  5. Ma perche’ ci avevate creduto? Allora non imparate mai!
    E state tranquilli che gli assessori peggiori vedi nasso, malvaso etc. rimarranno tranquillamente al loro posto.
    ….meditate gente…..meditate.

  6. ok…ha fatto bene….giunta azzerata…l’effetto si è creato…ora continuate a lavorare, fate qualcosa per questa città, mettete da parte le cose personali, motivo per cui siete entrati in politica e lo sanno tutti….ora serve una svolta…non ha senso essere sindaco e non lasciare un segno…impegnati caro Di Giorgi, spara a zero su tutti…

  7. Vi preoccupate di questo verme quando tutto il paese va a rotoli…Vi hanno messo una sconosciuta in provincia votata da non si sa chi e non avete fatto un fiato…Ora probabilmente farete pure vincere il pd meno l alle prossime elezioni comunali così manderete a rotoli quel poco che è rimasto. Così faranno anche una nuova al karama per gente mantenuta dalle nostre tasse che ci deruba, uccide e deride. Non avete il coraggio di cambiare veramente ma che vi lamentate a fare se rivotate sempre gli stessi schieramenti. Non avete neanche la dignità di denunciare delle elezioni provinciali calate dall’alto. Italiani popolo di pecore manovrate a piacimento dai potenti di turno di destra e sinistra. SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA il tempo di dormire è finito!!!

  8. Durerà un mese, chi ci ripensa è abituato a farlo sempre …i saggi e gli onesti hanno sempre e comunque ” una sola parola”. Un clamoroso autogol, aveva forse avuto la possibilità di salvarsi come uomo, con un gesto di grande coraggio. Era già out come politico …ora lo è come uomo.

  9. Adesso avrà il coraggio a guardare sua figlia e dirgli :” ho salvato le poltrone e le poltroncine a tanti miei compari”

  10. adesso altri 15 giorni per convocare il Consiglio Comunale e presentare una nuova Giunta., composta da tecnici: PANETTIERI, IDRAULICI, FALEGNAMI, RAGIONIERI, MEDICI, NOTAI, IMPIEGATI DI BANCA ecc…..
    che sicuramente faranno meglio dei compari che li han preceduti

  11. Adesso che è tornato faccia qualcosa per la citta’, ad esempio, riparare le strade piene di buche, fare vere piste ciclabili ed abbassare il limite di velocità a 30 km/h.
    Almeno una parte dell’aumento delle tasse comunali andrà a buon fine e non nelle saccocce sue e dei soliti noti!