Pennacchi: Voto Renzi ma non mi piace

05/11/2014 di
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antonio-pennacchi-latina-476862234«Voto Renzi ma non mi piace. Non ci sono soluzioni e non ci sono alternative. Oggi sembra storicamente necessitato. Anche il patto con Berlusconi non mi piace, ma è storicamente necessitato. E poi una volta che Renzi ha fatto il patto con Berlusconi, lo faccia bene dando una botta al Paese. Per cosa abbiamo fatto il patto? Per togliere il Senato? Una riformicchia». Parola di Antonio Pennacchi, premio Strega 2010, ora in libreria con «Camerata Neandertal. Libri, fantasmi e funerali vari» pubblicato da Baldini e Castoldi, che, conversando con l’AdnKronos, passa dai fantasmi del suo libro alla situazione dell’Italia in questo periodo di crisi economica.

Un periodo che, per Pennacchi, è attraversato da veri e propri «fantasmi» che sembrano minare la crescita del Paese: «Nel mio libro – spiega- parlo dei morti e dei fantasmi che sento, tra i quali Ajmone Finestra, ragazzo di Salò e per 36 anni Federale (dell’Msi, ndr) di Latina, e il paleontologo Alberto Carlo Blanc. Nelle loro storie il passato, il presente e il futuro si tengono insieme. I fantasmi che oggi, invece, attraversano l’Italia sono quelli della deindustrializzazione e della borghesia produttiva che invece è diventata una borghesia improduttiva».

«I figli e i nipoti dei capitani d’industria che fecero il miracolo economico e la modernizzazione – dice ancora Pennacchi- nel giro di 20 anni hanno completamente azzerato la base produttiva del Paese». In Italia, «non produciamo più niente. Hanno chiuso tutte le nostre fabbriche, non si fanno più automobili, non facciamo più nulla. E -osserva lo scrittore- non è colpa della globalizzazione o del costo del lavoro. Noi abbiamo un costo del lavoro più basso rispetto alla Germania, alla Francia o all’Inghilterra. E lì le fabbriche se le sono tenute».

 Il problema, per Pennacchi, è che in Italia il ceto imprenditoriale «non è stato più capace di fare impresa». L’Italia, rimarca, è caratterizzata da molti nodi irrisolti, a cominciare da quello «con il Fascismo. Abbiamo inoltre un nodo irrisolto con la storia antica che prosegue nella contemporaneità. E poi siamo terrorizzati da quelli che migrano verso da noi. Ma contemporaneamente i nostri figli ricominciano ad emigrare verso l’estero».

Riflessioni amare, quelle di Pennacchi, che con sconforto parla anche della sua Latina: «Vorrei tornare in fabbrica (ha lavorato per oltre 30 anni all’Alcatel Cavi, ndr) e vorrei soprattutto che, passandoci davanti, funzionasse ancora. Invece me l’hanno chiusa. A Latina hanno chiuso tutto. L’unica cosa che c’è ancora è la calce e i mattoni, ovvero le speculazioni edilizie».

Amarezza che, in fondo, si riflette anche nell’attività di scrittore che «mi costa tanta fatica. Il poeta Sergio Corazzini – ricorda Pennacchi- dice: ‘tu mi dici poeta. Io non sono un poeta, sono solo un fanciullo che piangè. Avrei voluto essere amato da piccolo. Se fosse stato amato da piccolo probabilmente non avrei scritto alcun libro. Si scrive anche per ossessione», conclude.

  1. Condivisibile l’angoscia per il deserto industriale e di pensiero che ci circonda …

    Impietosa e realistica l’analisi su Latina.

  2. Bravo Pennacchi, la politica che fa Renzi serve solo al suo amico Berlusconi e non per i nostri figli 40enni senza futuro!

  3. infatti prima di renzi la gente votava berlusconi perché non aveva alternative…
    ma mi facciano il piacere, mi facciano!

  4. Quest’uomo ha scritto un capolavoro che è “Canale Mussolini” ma per il resto è un’accozzaglia di confusione mentale. Un personaggio pittoresco e nulla più …

  5. Il problema dell’Italia è l’euro mettetevelo bene in testa ma qualcuno si è andato a vedere gli indici economici da quando siamo nell’euro ad oggi e accorgersi che è stata una lenta discesa verso il baratro……italiani SVEGLIAAAAAAAAA renzi è un fantoccio messo lì per fare gli interessi dell’europa (germania) come monti e letta. E quando ve ne accorgerete sarà troppo tardi per reagire.

  6. E’ con il “voto renzi ma non mi piace” che renzi sta avendo la possibilità di fare tutti i danni che sta facendo, patto del nazareno in testa, presidenti di provincia votati dai consiglieri e non dai cittadini, senato che sarà eletto dai consiglieri regionali (sigh) e via dicendo. Buon 40% anche a Pennacchi…

  7. x Saw:
    quando dici idiota agli altri, dove ti stai specchiando?

  8. e questo il problema degli italiani, Antonio lo dimostra votando chi non li piace, come fanno milioni di connazionali, invece di votare il patito o movimento politico che esprime una politica credibile e democratica pensano che un uomo solo al potere possa cambiare le cose, cioè elettori italiani affetti dal mito dell’uomo forte e determinato, nel passato ventennio Mussolini, più recentemente il ventennio di Berlusconi adesso tocca a Renzi che alla Leopolda ha minacciato di stare al potere governativo fino al 2025.
    Spero che Renzi ci porti in una guerra sanguinosa come fece il fù B.M. unico modo per far capire agli italiani perchè serve e come funziona la democrazia.

  9. ha scritto un bel libro in un momento di lucidità…per il resto solito incoerente

  10. x colpa di schengen: no.
    x matteo: il libro è inconsistente, uno dei più sopravvalutati del decennio
    Hanno avuto il coraggio di affermare che sia il miglior “Strega”.
    Certo, come no, molto meglio de Il Gattopardo o Il nome della rosa, tanto per dirne due…ma fatemi il piacere…

  11. È un controsenso asserire “non mi piace” e poi eleggerlo a proprio rappresentante politico economico e sociale.