La lettera del fidanzato di Rosa. Una vita stroncata e quella condanna ridicola

16/10/2014 di
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rosa-falcoPubblichiamo la lettera di Antonio Erario, fidanzato di Rosa Falco (nella foto), la ragazza travolta e uccisa da un furgone a Gaeta lo scorso annoIeri l’autista del furgone ha patteggiato la condanna a un anno e 8 mesi, pena sospesa.

A distanza di poco più di un anno la dinamica dell’incidente continua a mostrarsi come priva di ogni razionale spiegazione. Lo stesso perito incaricato dal tribunale nel constatare la piena ed esclusiva responsabilità del conducente del furgone, Martinelli Roberto Antonio, ha riferito che per motivi non accertabili deviava la propria traiettoria di marcia portandosi a transitare sulla banchina laterale della carreggiata il che avveniva su strada di adeguata larghezza e con piena visibilità su tratto rettilineo e pianeggiante.

Qual è stato dunque il motivo dell’incidente? Un colpo di sonno… Una distrazione… Una telefonata? A quanto pare nulla di tutto questo perché la dinamica sembra presupporre una guida attenta e vigile. E allora cos’altro ha potuto provocare quello sciagurato incidente?

Una risposta potrebbe darcela solo lui, il conducente del furgone che al momento è l’unico custode di quella triste verità. Ma lui ha deciso di tacere. Nessuna dichiarazione, nessuna spiegazione sebbene, con la richiesta di patteggiamento, si sia accollata ogni colpa.

Già, la colpa. Una colpa che potrebbe essere utile ad escludere altro, chissà! Non possiamo non ricordare che proprio in quei giorni c’è stato un forte riflettore da parte dei media puntato sul caso di Alice Gruppioni, giovane sposa di Pianoro, travolta da un’auto a Venice Beach (Los Angeles) durante il viaggio di nozze. È strano come la diffusione di una notizia stravolgente provochi poi altri casi simili.

Intanto, il tutto è nelle mani della Giustizia Penale che per il momento non sembra dare risultati soddisfacenti. Patteggiamento a un anno e otto mesi di reclusione, con pena sospesa e diritto di non menzione. Il che vuol dire nessuna pena da scontare e certificato penale puro e candido come un fanciullo in fasce. Della serie scordiamoci il passato… Che sarà mai una ragazza di 22 anni strappata per sempre ai suoi a cari ed ai propri sogni. 

Tutto questo mentre si discute inutilmente di omicidio stradale e ergastolo della patente. Ma l’attuale legge (art. 589 co 4 c.p.) che prevede una pena fino a 15 anni non sarà mica stata sospesa?

Antonio Erario

  1. infatti non si comprende il perchè inserire un’altra legge su questi reati, basterebbe applicare bene quella esistente e magari togliere le attenuanti inserendo le aggravanti.

    Credo sia la solita furbata dei politici per ingannare il popolo e raccogliere consensi elettorali.

  2. non capisco solo una cosa (non essendo uomo di legge), perche consentire il rito abbreviato (con sconto della pena) ad una persona reticente che non parla e racconta tutto. e’ una sorta di mancanza di consapevolezza della gravita’ di cio’ che si e’ commesso.
    non credo che in casi del genere sia giusto concedere il patteggiamento della pena

  3. essendo un omicidio colposo (non intenzionale) i Giudici tendono ad essere di manica larga.
    Questa tipologia di reati è complessa per le modalità diverse in cui succedono, dall’elevata velocità al colpo di sonno o guasto meccanico, al fondo stradale dissestato allo stato di alterazione psicofisica durante la guida per uso di alcol o droghe, per un malore del conducente ecc…
    Tutta la difficoltà sta nell’accertare le cause degli incidenti che in non pochi casi sono difficili da chiarire.

    Tra reticenze dell’imputato, cavilli legali prodotti dalla difesa, a volte si aggiungono anche quelli delle assicurazioni i tempi si allungano e le condanne vengono mitigate.

    Questa è l’Italia purtroppo dove eludere la Legge spesso conviene, perchè chi sa d’essere colpevole può giocare sulla fortuna dei rinvii e poi se verrà condannato in terzo grado dopo anni potrà ottenere sconti di pena o pagare risarcimenti in denaro senza grossi aggravi, se invece si prevedesse una pena pecuniaria con interessi elevati per chi si ritiene innocente sapendo d’essere colpevole allora molte cause non solo per omicidio colposo finirebbero con il primo dibattimento.

  4. Intanto la giovane Rosa se ne è andata nel dolore dei suoi Cari, e chi l’ha uccisa -anche se involontariamente- e RETICENTE, come dice Bio, gira libero per i fatti suoi pulito come un bambino.

  5. È vero pure però che gli incidenti capitano…. È inevitabile e molto probabilmente non si è reso conto nemmeno il conducente di come sia successo, magari era al lavoro, era stanco chi lo sa?

  6. se era ubriaco o drogato, è un conto. altrimenti, non si può trattare chi commette un omicidio colposo per una distrazione alla guida – capita a TUTTI, vuoi perché stai pensando ad altro, perchè non vedi lo stop o la precedenza o la macchina che arriva – come un criminale. la pena è più che giusta, anche se capisco bene la rabbia dei cari.