INCIDENTI SUL LAVORO: NEL LAZIO 4 MORTI IN 8 GIORNI

17/10/2007 di
Sono quattro i morti sul lavoro negli ultimi otto giorni nel Lazio, l’ultimo in ordine di tempo stamani nella centrale Enel di Torre Valdaligia Nord a Civitavecchia.

 
Il 9 ottobre scorso a causa di un’esplosione nella fabbrica di armi Simmel a Colleferro ha perso la vita Roberto Pignalberi, due giorni dopo è morto un operaio edile, Pierluigi De Socus, colpito da un ascensore a Roma davanti al Senato, il 15 ottobre in un cantiere a Viterbo è caduto da un balcone di alcuni metri e ha perso la vita un uomo di 53 anni, Flavio Franco Visinoni.
 
È nell’edilizia che si registra un’ alta percentuale di morti. Dall’inizio di quest’anno fino all’11 ottobre scorso un’indagine della Fillea-Cgil rileva che nel Lazio ci sono stati 15 morti nei cantieri, per la maggior parte per cadute. Secondo la Fillea il 4 gennaio il primo morto dell’anno in un cantiere è Lorenzo Milani a Pastena (Frosinone), il 15 a Castel Fusano è morto, cadendo da una scala, Fausto Natale, il 24 ad Anzio (Roma) è morto Renato Rosati, il 13 aprile a Priverno (Latina) è caduto e morto da un impalcatura Fernando Iacobelli, il 17 dello stesso mese Zavoian Nicusor, un operaio romeno, è rimasto schiacciato da un blocco di cemento a Roma, il 28 maggio è caduto e morto in un cantiere a Frosinone, Carlo Crescenzi. Il 28 giugno stessa sorte per Cosimo Primerano a Rocca di Papa (Roma), mentre il 4 luglio a Poggio Catino (Rieti) è rimasto folgorato da una scarica elettrica mentre lavorava su un
tetto Fabrizio Rosati, il 17 a Tivoli (Roma) schiacciato da una lastra di marmo è morto Claudio Oracmelu, il giorno dopo a causa dell’esplosione di un’autoclave dove stava lavorando è morto un dipendente dell«’Italgasbeton» di Anagni e infine il 21 settembre è morto, dopo il ricovero al policlinico Gemelli un operaio edile straniero che era rimasto gravemente ferito a Corchiano (Viterbo) a causa del crollo dell’impalcatura su cui stava lavorando.