ROMA-LATINA, COMITATO NO: «CONTINUANO LE BUGIE»
«Prosegue l’incredibile vicenda dell’autostrada Roma-Latina. Nei giorni scorsi è stato diffuso un comunicato dei Verdi che assume il tono della beffa agli elettori, mentre anche altri vertici dei partiti della maggioranza come il Prc e lo stesso Marrazzo, continuano a vantare la bontà del progetto e la sua differenza rispetto ai precedenti. È comprensibile volersi giustificare davanti al
proprio elettorato per aver avallato una scelta scellerata ed aver violato in modo così evidente il proprio programma elettorale (ricordiamo che nel programma di Veltroni e Marrazzo si escludeva esplicitamente questa realizzazione), ma mentire in modo così evidente risulta pietoso».
proprio elettorato per aver avallato una scelta scellerata ed aver violato in modo così evidente il proprio programma elettorale (ricordiamo che nel programma di Veltroni e Marrazzo si escludeva esplicitamente questa realizzazione), ma mentire in modo così evidente risulta pietoso».
Lo comunica, in una nota, il comitato «No Corridorio Roma-Latina». «Gli stessi partiti che furono al nostro fianco contro il progetto Storace – prosegue la nota – oggi stanno per realizzare un’autostrada praticamente identica se non peggiore della precedente. Per giustificare questa insostenibile posizione, continuano quindi le bugie. Affermare come dicono i Verdi che sono state scongiurate interferenze di qualsiasi tipo con la Riserva di Decima-Malafede
è falso. La superficie della strada passa dai 15 metri attuali a oltre 40 metri e le lettere di esproprio dei terreni parlano di 60 metri. Viene deviato in vari punti il tracciato dal sedime attuale e il consumo netto di territorio protetto assomma a decine e decine di ettari. Inoltre verranno realizzate gallerie, sbancamenti, viadotti, che andranno a distruggere aree vitali (zone umide, foreste, pascoli) per la riserva stessa. E che dire del pedaggio? Trasformare una strada pubblica in una a pedaggio appare solo un regalo ai privati che cofinanzieranno l’opera a tutto danno dei pendolari che non avranno alcuna alternativa percorribile.
è falso. La superficie della strada passa dai 15 metri attuali a oltre 40 metri e le lettere di esproprio dei terreni parlano di 60 metri. Viene deviato in vari punti il tracciato dal sedime attuale e il consumo netto di territorio protetto assomma a decine e decine di ettari. Inoltre verranno realizzate gallerie, sbancamenti, viadotti, che andranno a distruggere aree vitali (zone umide, foreste, pascoli) per la riserva stessa. E che dire del pedaggio? Trasformare una strada pubblica in una a pedaggio appare solo un regalo ai privati che cofinanzieranno l’opera a tutto danno dei pendolari che non avranno alcuna alternativa percorribile.
Ed infine costruire una strada che non risolve minimamente i problemi del traffico del quadrante a cosa serve? Infatti l’autostrada dello scandalo finisce a Tor de Cenci, da dove dovrebbero partire due superstrade comunali (due corsie per ogni senso di marcia) che la collegherebbero con la Via Ostiense e l’autostrada Roma-Fiumicino, con altro consumo di territorio
protetto sia della Riserva di Decima e sia del Litorale Romano. I nodi principali da risolvere, ovvero la penetrazione a Roma, vengono affidati a soluzioni come il filobus Eur-Tor dè Cenci, ed a superstrade comunali che ripercorrono lo stesso tracciato del progetto Storace. È da irresponsabili non intervenire per
l’adeguamento in sicurezza dei 40 km. della Via Pontina da Latina a Terracina, nonostante che il 70% degli incidenti mortali ricadano su questa tratta. In ultima analisi, le Giunte al governo del comune di Roma e della regione Lazio, dopo essere state votate su di un programma che non prevedeva quest’opera, hanno tradito gli elettori e l’ambiente determinando una dannosa alternanza al potere a tutto vantaggio dei soluti privati che lucreranno col pedaggio ingenti
guadagni».
protetto sia della Riserva di Decima e sia del Litorale Romano. I nodi principali da risolvere, ovvero la penetrazione a Roma, vengono affidati a soluzioni come il filobus Eur-Tor dè Cenci, ed a superstrade comunali che ripercorrono lo stesso tracciato del progetto Storace. È da irresponsabili non intervenire per
l’adeguamento in sicurezza dei 40 km. della Via Pontina da Latina a Terracina, nonostante che il 70% degli incidenti mortali ricadano su questa tratta. In ultima analisi, le Giunte al governo del comune di Roma e della regione Lazio, dopo essere state votate su di un programma che non prevedeva quest’opera, hanno tradito gli elettori e l’ambiente determinando una dannosa alternanza al potere a tutto vantaggio dei soluti privati che lucreranno col pedaggio ingenti
guadagni».
Bisogna farloooooo
Nelle priorit
Perch
dicembre 2001 il Cipe delibera 1.111 milioni per la messa in sicurezza di SS148 Pontina e SS7 Appia dove sono finiti?