ROMA-LATINA, COMITATO NO: «CONTINUANO LE BUGIE»

17/10/2007 di
«Prosegue l’incredibile vicenda dell’autostrada Roma-Latina. Nei giorni scorsi è stato diffuso un comunicato dei Verdi che assume il tono della beffa agli elettori, mentre anche altri vertici dei partiti della maggioranza come il Prc e lo stesso Marrazzo, continuano a vantare la bontà del progetto e la sua differenza rispetto ai precedenti. È comprensibile volersi giustificare davanti al
proprio elettorato per aver avallato una scelta scellerata ed aver violato in modo così evidente il proprio programma elettorale (ricordiamo che nel programma di Veltroni e Marrazzo si escludeva esplicitamente questa realizzazione), ma mentire in modo così evidente risulta pietoso».

 
Lo comunica, in una nota, il comitato «No Corridorio Roma-Latina». «Gli stessi partiti che furono al nostro fianco contro il progetto Storace – prosegue la nota – oggi stanno per realizzare un’autostrada praticamente identica se non peggiore della precedente. Per giustificare questa insostenibile posizione, continuano quindi le bugie. Affermare come dicono i Verdi che sono state scongiurate interferenze di qualsiasi tipo con la Riserva di Decima-Malafede
è falso. La superficie della strada passa dai 15 metri attuali a oltre 40 metri e le lettere di esproprio dei terreni parlano di 60 metri. Viene deviato in vari punti il tracciato dal sedime attuale e il consumo netto di territorio protetto assomma a decine e decine di ettari. Inoltre verranno realizzate gallerie, sbancamenti, viadotti, che andranno a distruggere aree vitali (zone umide, foreste, pascoli) per la riserva stessa. E che dire del pedaggio? Trasformare una strada pubblica in una a pedaggio appare solo un regalo ai privati che cofinanzieranno l’opera a tutto danno dei pendolari che non avranno alcuna alternativa percorribile.
 
Ed infine costruire una strada che non risolve minimamente i problemi del traffico del quadrante a cosa serve? Infatti l’autostrada dello scandalo finisce a Tor de Cenci, da dove dovrebbero partire due superstrade comunali (due corsie per ogni senso di marcia) che la collegherebbero con la Via Ostiense e l’autostrada Roma-Fiumicino, con altro consumo di territorio
protetto sia della Riserva di Decima e sia del Litorale Romano. I nodi principali da risolvere, ovvero la penetrazione a Roma, vengono affidati a soluzioni come il filobus Eur-Tor dè Cenci, ed a superstrade comunali che ripercorrono lo stesso tracciato del progetto Storace. È da irresponsabili non intervenire per
l’adeguamento in sicurezza dei 40 km. della Via Pontina da Latina a Terracina, nonostante che il 70% degli incidenti mortali ricadano su questa tratta. In ultima analisi, le Giunte al governo del  comune di Roma e della regione Lazio, dopo essere state votate su di un programma che non prevedeva quest’opera, hanno tradito gli elettori e l’ambiente determinando una  dannosa alternanza al potere a tutto vantaggio dei soluti privati che lucreranno col pedaggio ingenti
guadagni».
  1. dicembre 2001 il Cipe delibera 1.111 milioni per la messa in sicurezza di SS148 Pontina e SS7 Appia dove sono finiti?