Ragazzi sul tetto della scuola Giovanni Cena, arriva la polizia

28/08/2014 di
scuola-giovanni-cena-latina-5678733245

scuola-giovanni-cena-latina-5678733245Una decina di ragazzini 15enni sono stati bloccati dai poliziotti dopo che si erano arrampicati sul tetto della scuola “Giovanni Cena”, in via Lepanto a Latina. Diverse le chiamate arrivate al 113 per segnalare i ragazzi che si arrampicavano sul tetto della scuola dopo aver scavalcato la recinzione e utilizzando anche la scala antincendio. Alla fine i ragazzi sono scesi, convinti dai poliziotti. Una bravata che poteva avere conseguenze gravi.

  1. Un bel risarcimento per le spese di mobilitazione delle forze dell’ordine intervenute, a carico dei genitori!
    Così stanno più attenti a casa fanno e dove vanno i figli minorenni.

  2. Ma si è vero, lasciamoli fare, che vuoi che sia… sono solo giochi da bambini.
    Oggi sul tetto, domani ad imbrattare i muri, dopodomani nella scuola a distruggere le attrezzature scolastiche, poi ad ubriacarsi nella zona pub, poi a farsi le canne, poi ancora a bucarsi, poi una rissa fra amici, poi a rubacchiare un pò…
    Ma che vuoi che sia, solo giochi da bambini a cui tutto è, anzi deve essere concesso e permesso.
    Poi se vi ritrovate un criminale in famiglia a 17 anni magari è tutta e solo colpa della società, non dei genitori che non insegnano il rispetto delle regole e del vivere civile, giusto Davideeee e haran banjo?

  3. Intanto, certi genitori, facciano la loro parte…
    Gli adulti che oggi fanno di peggio, magari sono i ragazzi ai quali , “ieri”, i genitori hanno giustificato le cavolate fatte.

  4. Ogniuno di noi da bambino o ragazzo ha fatto cavolate più o meno coscientemente, però a 15 anni io non mi sarei neanche immaginato di andare sul tetto di una scuola. A fare cosa poi?

  5. appunto, la dimostrazione che la madre dei cretini è sempre incinta, altro che “so’ ragazzi”
    se qualcuno si faceva male chi andavano a prendere, il dirigente scolastico, i professori ??

  6. la riprova è nei colloqui scolastici con le famiglie
    negli anni 70/80 un episodio simile avrebbe provocato sconquassi in famiglia, per le pedate sul sedere e non solo a noi ragazzi
    oggi, i genitori dicono ai professori “lei non ha vigilato sul ragazzo, non lo ha educato”, per una difesa a priori del fanciullo che non porta a niente di buono !
    La famiglia, o quel che ne resta, non è mai responsabile, la colpa è sempre della scuola………

  7. Mettiamola così: anche noi alla loro età abbiamo (tentato) o fatto le nostre belle cavolate spinti dall’istinto di ribellione adolescenziale! Il problema di base non è questo… ma il fatto che noi sapevamo bene che se ci beccavano – prima di tutto i nostri genitori – allora si che erano “volatili per diabetici”!!! Mentre oggi l’unico contatto che tocca a questi ragazzi è la pacchetta sulle spalle (se va bene) e l’unica ramanzina è: “non lo fare più!”, detta magari pure sottovoce perchè sennò il ragazzo si impressiona o addirittura si deprime… Saluti