Latina, crollano i prezzi e i consumi della frutta

12/08/2014 di

frutta-latina-478624323445«È la frutta fresca a far segnare il maggior crollo dei prezzi con un calo del 10,1% che spinge l’intero settore alimentare verso la deflazione con una riduzione dello 0,6% rispetto allo scorso anno». È quanto emerge da una analisi della Coldiretti pontina sulla base dei dati Istat relativi all’inflazione a luglio «e gli effetti sul carrello della spesa dove il prezzo delle verdure scende dell’8,8 per cento», come riferisce una nota.

«Il calo dei prezzi degli alimentari – afferma il direttore della Coldiretti di Latina, Saverio Viola – è il risultato di una spirale recessiva tra deflazione e consumi che ha costretto sue famiglie su tre (65%) a tagliare la qualità o la quantità di almeno uno dei generi alimentari acquistati e sale al 14,4% la quota di famiglie che sceglie l’hard discount per l’acquisto di generi alimentari. Pur di non acquistare, più di otto pontini su dieci (81%), sono arrivati – prosegue Viola – a non buttare il cibo scaduto ma a mangiarlo, con una percentuale che è aumentata del 18% dall’inizio del 2014, secondo l’ultimo rapporto di Waste watcher knowledge for Expo. Una situazione che dopo le tasche sta mettendo ora a rischio anche la salute dei cittadini con i consumi di frutta e verdura che sono diminuiti di oltre il 30% rispetto agli ultimi 15 anni, per un quantitativo che nel 2014 è sceso addirittura ben al di sotto del chilo al giorno per famiglia, un valore inferiore a quelli raccomandati dal Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità».

«Gli agricoltori della Coldiretti – continua ancora Carlo Crocetti, presidente Coldiretti Latina – sono impegnati in una mobilitazione per uscire da questa situazione insostenibile e dare a tutti la possibilità di consumare la componente più importante della dieta estiva, in un Paese come l’Italia che è leader europeo nella produzione di frutta e verdura. Una iniziativa – conclude – che ha portato all’attivazione di prime misure da parte del Commissario europeo all’Agricoltura, Dacian Ciolo, a sostegno delle pesche e delle nettarine che dovranno essere adeguatamente rafforzate dall’azione del ministero delle Politiche Agricole in collaborazione con gli analoghi dicasteri Francia e Spagna saprà migliorare adeguatamente con il supporto dei produttori agricoli europei riuniti nel Copa Cogeca, sotto il pressing della Coldiretti».

  1. BBoni, ora con la pedonalizzazione del centro Di Giò risolve tutto, lo ha detto “un centro commerciale nel centro storico” .
    Il 60%di giovani e donne disoccupati?
    La crisi galoppante per industria, agricoltura ed artigianato?
    Una città maleducata ed invivibile?
    Propaganda elettorale che fanno alcuni politici servendosi di persone e metodi da “zona grigia”?
    Già chiacchiere dei soliti disfattisti…… ;)

  2. Tutto è tornato alla lira.
    Un Kg di pesche , pere, mele,1 euro, dieci anni fa mille lire
    Direi OK il prezzo è giusto.
    Anche la grande distribuzione dovrà adeguarsi.
    Agli agricoltori pagano due soldi
    Direi che si risparmia su tutto ormai anche sulla salute,purtroppo.

  3. Dubbio: non è che i prezzi crollano perchè la concorrenza è aumentata (con gli H24 tutti-i-giorni)? non è che il rilevamento dei consumi, non passa per questa rampante e opaca concorrenza? Altrimenti come si spiega il proliferare di esotiche e straripanti ortofrutterie?

  4. ……non si vuol capire che la realtà ora è questa, o meglio siamo tornat ai prezzi ante euro…l’ illusione dell’ euro aveva fatto arricchire chi poteva farlo. Si lavorava e non si faceva caso che spendevamo troppo e male….tanto un euro uno in meno. Bene, anzi male ora che il lavoro non c’è più chi si è arricchito nasconde i soldi …chi fa la fame ( molti ) spende il minimo per sopravivere. Conclusione? Rivoluzione ….tabula rasa. Scherzavo mica siamo in Argentina….ma ci manca poco e non ce ne rendiamo conto.

  5. i dati ci confermano che siamo in piena DEFLAZIONE, quindi, costo di produzione e tasse ai massimi con minimi margini vuol dire FALLIMENTO.
    Inutile dire che negli ultimi 3 anni, cioè dal colpo di stato di Monti&Co, la produzione, il lavoro ed il pil sono andati a picco con le loro manovre salva Italia…Questo governo fa lo stretto necessario per non arrivare al Default, che farebbe più male a loro e la loro cricca di amici, che a noi gente normale, abituate a girarsi le maniche e lavorare…tanti privilegi, tante poltrone, tante proprietà regalate sono a rischio, ecco perchè ci stanno massacrando di tasse, solo per far sopravvivere le loro lobbie.
    Come è possibile secondo voi che nella grandi città una bottiglietta d’acqua al parco costi 2,5€ quando un pensionato prende meno di 500€ e uno stipendio arriva a 1200€…
    L’esempio lamante di Latina: affitto 600€ acqua luce gas e spazzatura 150, condominio 45€, rata auto 200, assicurazione 60€ al mese, bollo 18€ media…e siamo a 1070…c’è qualcosa che non va…anche perchè devo mettere benzina e fare la spesa…quindi, o rimango da mamma, o trovo la prima con uno stipendio e la metto in casa…a quel punto così posso permettermi 50€ di smartphone, qualche cena e abiti da H&M…che grande e dignitosa vita…ah, questo mese devo fare un controllo, le analisi, 110€…ma che mi frega…io sto bene…i denti? sono quelli dietro, non si vede…ecco il risultato di un governo di imbecilli, poi dici che stiamo diventando tutti nostalgici di Mussolini…sono 10 anni che siamo in guerra e non ce ne rendiamo conto…ed il brutto è che ce ne vorranno altri 10 per uscirne….cioè hai bruciato 2 generazioni…maledetti.

  6. Sopravvivenza…I ristoranti son pieni ed il , ivello ormai e’ da terzomondo, se vuoi un piatto di pasta fatto bene e originale ( non con ingredienti costosi, soltanto ben disposti) devi spendere 14 euro…14 euro, ma la pasta costa max 50 centesimi, il condimento 1 euro…se invece ti strafoghi col menu popolare a 10 euro comprensivo di primosecondocontornopanecaffevinoacqua non ti capaciti come cio sia possibile….ci sara’ l acqua x gonfiare pane e spaghetti oltre al pollo? Insomma devastazione totale, degrado, scomparsa del gusto, si mangia male si vive peggio, tutti contenti

  7. Scusate, ma la frutta non si potrebbe avere a parametro zero senza diritto di riscatto ?

  8. Io penso che oltre al fattore economico la gente abbia paura dei luoghi di provenienza della frutta e verdura in particolar modo dalla terra dei fuochi, ove l’inquinamento ha fatto e continua a far morire tanta gente di tumore. Ecco perche spesso si vedono etichette che forse rassicurano sulla provenienza della drutta e verdura, dalla sicilia, dalla puglia, ecc. Ma questo non basta fino a quando non ci sara un controllo serio delle derrate da parte delle autoritá