Consumatori contro i sindaci: approvata una stangata a danno dei cittadini

11/08/2014 di
acqualatina-latina24-7635542222

rubinetto-acqua-latina-5892892Gentile redazione,

le Associazioni dei consumatori che aderiscono alla Consulta Provinciale dei Consumatori e all’OTUC esprimono tutto il loro disappunto e lo stupore per le ultime decisioni prese dai Sindaci della provincia di Latina e in particolare per quanto saranno costretti a pagare i cittadini di Latina, ma anche degli altri comuni serviti da Acqualatina, per le scelte politiche dei loro amministratori, nonché per quelli che, a seguito delle deliberazioni dei propri Consigli comunali, a questi esborsi dovranno aggiungere altri esosi pagamenti dovuti all’applicazione della TASI.

Ancora una volta registriamo amarezza e delusione in quanto nell’ultima Conferenza dei Sindaci dell’ATO4 abbiamo assistito solo a querelle di natura politica senza una concreta proposta a tutela delle fasce deboli.

Sicuramente l’Autorità Garante non tutela i poteri deboli, ma la politica non riesce ad assumersi la responsabilità di attuare un piano tariffario che favorisca gli utenti in questa fase di crisi economica e di perdita di migliaia di posti di lavoro nella nostra Provincia.

Nei prossimi mesi infatti, da settembre alla fine dell’anno, gli abitanti di tutti i comuni della provincia, quelli di Latina in particolare, subiranno un vero e proprio salasso.

Su di loro, infatti stanno per abbattersi una serie di aumenti tariffari, come pochi se ne ricordano nella storia. All’aumento della tariffa dell’acqua, che sarà pari a poco meno del 20%, si dovrà aggiungere un’altra gabella che sarà molto probabilmente approvata dalla Conferenza dei Sindaci nel prossimo mese di settembre, cioè il pagamento del deposito cauzionale. Ciliegina finale sulla torta: la vera e propria scure rappresentata dalla TASI.

L’aumento della tariffa dell’acqua è stato votato tra mille polemiche solo da 11 sindaci su 35 comuni del territorio servito da Acqualatina. Inoltre ci sono voci di illegittimità in quanto la votazione non avrebbe raccolto la maggioranza assoluta dei 23 intervenuti, 10 dei quali sono usciti dall’aula al momento della votazione mentre due si sono astenuti.

Per ciò che riguarda il deposito cauzionale, Acqualatina, senza neppure verificare chi tra gli abitanti del territorio avesse pagato a suo tempo ai precedenti gestori e chi no, ha messo in riscossione la prima rata di quello che a breve potrebbe rivelarsi anch’esso un enorme introito per le casse del gestore idrico, e ciò grazie ad una discutibilissima Deliberazione dell’Autorità Garante, la n. 86/2013/IDR.

Viene da chiedersi: garante di chi, non certo dei gabellati cittadini/utenti.

Infine, per quanto concerne la TASI, il comune di Latina, con l’approvazione del bilancio, sta approvando anche questa ulteriore tassa multifunzione, senza considerare né il momento storico né la reale incidenza che essa avrà sui suoi cittadini. Naturalmente le aliquote saranno ai massimi possibili. La TASI, al momento in fase di approvazione, costituirà difatti un’autentica mazzata per le già esangui tasche dei latinensi, non prevedendo, oltretutto, quasi nessuna agevolazione per le categorie più svantaggiate.

Il sindaco di Latina, peraltro, ha avuto un ruolo determinante nell’approvazione dell’aumento della tariffa idrica, in quanto, con il voto ponderale, cioè con il peso della popolazione che lui rappresenta, ha consentito che la proposta di aumento passasse, anche se tra i molti dubbi dei sindaci che, allontanandosi, non se la sono sentita di avallare la richiesta di Acqualtina.

Il sindaco di Latina quindi, era ben consapevole della vera e propria triplice scure che si sarebbe abbattuta sui suoi concittadini con tutti gli aumenti che lui stesso approvava o che concorreva ad approvare. Neanche le modifiche al Regolamento proposte dall’OTUC, discusse in due mesi di riunioni congiunte tra OTUC, STO e Acqualatina e tutte tese a favorire gli utenti, sono state accettate. Ci chiediamo se qualche sindaco le aveva almeno lette.

A oggi le Associazioni aderenti alla Consulta Provinciale dei Consumatori e all’OTUC stimano l’esborso da settembre alla fine dell’anno, per una famiglia media, all’incirca di 800-900 euro, tra aumenti, mancate detrazioni e agevolazioni varie abolite.

La parte peggiore la ricopre il comune capoluogo di provincia, ai cui abitanti il peso economico complessivo sarà superiore, si stima, a oltre 1.000 euro.

Queste Associazioni, in considerazione del momento di difficoltà economiche che tutta l’Italia, ma in particolare la provincia di Latina e il suo capoluogo, stanno soffrendo da ben sei anni, confidavano nella capacità degli amministratori locali di fare uno sforzo di fantasia per trovare fonti di entrata al di fuori di quelle sin troppo facili rappresentate dalle tasche dei propri cittadini e imprenditori. Ci si aspettava uno sforzo in direzione della diminuzione delle spese, anche in osservanza a quello che dovrebbe essere il principio ormai accettato della spending review, anche se questo principio viene per lo più solo proclamato e applicato molto raramente finora.

La Consulta Provinciale degli Utenti e Consumatori e l’OTUC pertanto, auspicano che gli amministratori locali provinciali, quelli di tutti i comuni e, in primis, quelli del comune di Latina, rendendosi conto della situazione e delle nefaste conseguenze delle loro scelte, sappiano trovare con immediatezza soluzioni economiche intermedie, che evitino il preannunciato salasso su cittadini i cui portafogli sono ormai da tempo vuoti ed i cui conti in banca sono stati svuotati per poter sopravvivere alla crisi.

Consulta Provinciale degli Utenti e Consumatori e OTUC

  1. cittadini popolo italiano ma avete capito oppure no, che siamo costretti a difenderci da chi abbiamo eletto con amministratori comunali, provinciali, regionali ed al governo nazionale?

    Oltre ad aver ribadito democraticamente con un referendum la nostra contrarietà alla gestione privata dell’acqua bene pubblico, quegli INFAMI dei politici non solo tacciono e non applicano la volontà espressa dal popolo ma si permettono di aumentare il costo del servizio!!!!

  2. Ma come si può solo pensare male dei nostri beneamati primi cittadini, che indefessi nel caldo e nell’afa estiva lavorano esclusivamente per gli interessi dei cittadini? Ma vi siete già dimenticati dei grandi ed incontestabili meriti del nostro caro zindaco nella realizzazione, a suo giusto proferire in tempi di record e dopo solo alcuni incidenti anche mortali, del sottopasso della Pontina? Siete già dimentichi della glande cerimonia inagurativa, alla presenza dell’illustre presidente della Regione, fratello di cotanto attore, e tutti sotto il sole che picchiava a farsi immortalare dai fotografi esclusivamente per il sollazzo dei nostri occhi? Che popolo ingrato che siete. Dovreste ringraziare questi primi cittadini che si battono per i nostri diritti e per donarci una vita migliore, a noi indegni cittadini!

  3. Solo annunci e per di più a pagamento: quanto costano i manifesti 6×3 con cui si è pubblicizzata l’inaugurazione del sottopassaggio ?
    Una politica fatta da vuoti a perdere, da falliti della vita, da gente che non vuole bene alla propria città e alza la manina solo perchè qualcuno a Roma lo ordina

  4. la politica è l’ultima spiaggia per i falliti !
    Mai come in questi ultimi 20 anni la politica è praticata da falliti negligenti e delinquenti.

    Se non fosse per il M5S unica forza politica sana del Paese ci dovremmo augurare che altri popoli del nord Europa ci invadano per cancellare dalla storia l’Italia e gli italiani.

  5. Ma come puoi ignorare la grande civiltà gitana e rom o la grande civiltà delle savane? In quanto al denaro eccome se lo portano, stai tranquillo che lo portano eccome, lo portano via! (a chi lo guadagna onestamente).

  6. le fabbriche chiudono, gli immigrati portano via il denaro e quel ciarlatano di Renzi che sta facendo? Modifica il Senato della Repubblica!

    Matteo lo scout è un genio!

  7. Una riflessione: senza fare nomi, chi è l’attuale presidente di acqualatina? chi sono i suoi predecessori? Chi fa parte ho ha fatto parte del consiglio di amministrazione di acqualatina? Documentatevi ed avrete la presumibile risposta del comportamento accondiscendente dei signori sindaci. Tutti sperano di riciclarsi un giorno, magari se non eletti, alla pesidenza di acqualatina, probabiblmente anche quello che ha avuto il maggior peso e responsabilità nell’approvare tale aumento.

  8. Se devono essere garantiti VITALIZI cospicui,prebende e benefits vari, e’ logico che si dovranno ulteriormente spremere i cittadini.
    Il sindaco di Latina Di Giorgi …..uno di quelli a cui spettera’ il vitalizio,ovviamente mica rinuncera’ . Come sempre,grazie all’indifferente complicita’ dei cittadni,fara’ finta di nulla consentendo l’aumento tariffario senza alcun scrupolo. CLASSE POLITICA DA CACCIARE A CALCI: