Tasciotti: nel mio team vorrei uno studente di Latina

31/07/2014 di
ennio-tasciotti

ennio-tasciottiIeri nell’aula consiliare del Comune, il sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi ha voluto incontrare lo scienziato pontino Ennio Tasciotti, che da molti anni sta facendo ben parlare di sé a livello mondiale per le sue ricerche e i suoi successi nel campo delle nanotecnologie, per consegnargli un riconoscimento a nome della città: la targa come “Ambasciatore nel mondo della intelligenza e della creatività di Latina e della sua gente”.

«Ennio Tasciotti è un surfista della scienza – spiega il sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi – che porta il brand di Latina in giro per il mondo con grandi risultati. Con l’occasione della cena di beneficenza Latina va in scena a Villa Zani, durante la quale sono state premiate diverse eccellenze della nostra città già premiate dal Comune, mi sembrava opportuno e dovuto ringraziare nel modo appropriato Tasciotti per il grande e importantissimo lavoro che porta avanti, sia nella ricerca, sia per il suo impegno nell’avvicinare i bambini delle scuole elementari e medie al mondo della scienza. In qualità di sindaco sto lavorando per creare i presupposti per un giusto dialogo con la nostra Università – ha concluso il primo cittadino – e mi auguro che presto la nostra città, che ti ha visto partire dai banchi del liceo per raggiungere obiettivi sempre più prestigiosi, possa beneficiare della tua cultura, della tua scienza e della tua creatività».

«Da tanti anni ormai vivo in America – commenta Ennio Tasciotti – e una cosa che ho imparato è che non si prende niente senza dare qualcosa: accetto quindi con grande onore questo riconoscimento, ma in cambio offro la mia completa disponibilità ad aiutare la nostra città a riaffermarsi con quello che posso: la scienza, la ricerca, la formazione e l’educazione, a partire dai bambini che sono il futuro di tutti noi. In America mi sono creato un laboratorio fatto al 30% da Italiani, che vengono da tutta Italia: mi piacerebbe poter portare nel mio team uno studente di Latina. Lo dico sempre: io studio le cure per i malati che sono più anziani di me, ma mi devo creare gli scienziati che cureranno le malattie mie».

  1. ma stai tranquillo negli states e guarda avanti,qui troverai solo babbei che perdono tempo dietro il latina calcio o che passeggiano sulla pista ciclabile sperando di fare colpo sulla milf rifatta e separata. In boccla al lupo caro Tasciotti e scordati questa triste realta’ pontina.

  2. Che bello sapere che uno scricciolo biondo di studente, dalle scuole medie già tanto dotato e gentile, diventa un Grande nella vita facendo quello che fai tu, sono felice di averti conosciuto.Che bella notizia Complimenti Onore meritato

  3. Caro Tasciotti,

    Sei riuscito ad avere successo grazie alla tua bravura e secondo poi perche’ Eri lontano da questa gente senza scrupoli(politicanti).
    Anche questa volta sono usciti allo scoperto come AVVOLTOI.
    Accetta il mio consiglio, evita questa gente come la ROGNA.

  4. Io dopo una laurea ed una specializzazione conclusa brillantemente avevo davanti una carriera brillante, come ho visto realizzare da parte dei miei colleghi (molti sicuramente non migliori ne più bravi di me) rimasti a Roma.
    Sono dovuto ritornare a latrina, scusate volevo dire Latina, per motivi familiari e sono riuscito, nonostante tutti mi dicevano che sarebbe stato impossibile (dovendo competere con i raccomandati), a comquistare, per meriti veri, un buon posto di lavoro, poi la mia carriera si è fermata: da noi puoi essere bravissimo, preparatissimo, ecc., ma se non entri ed accetti il meccanismo politichese non farai mai carriera.

  5. Di giorgi, ringrazia chi ti costrinse a dimetterti dalla Regione Lazio e a candidarti sindaco, altrimenti avresti fatto la fine di tutti i decaduti della giunta polverosa. A buon intenditore poche parole.

  6. OIbò ma tra i PARENTI di di giorgi (minuscolo) ci sono un bel po’ di TASCIOTTI, e guarda caso un sindaco per tanti anni è stati proprio un tasciotti, e guarda caso ENTRAMBI DI ORIGINE SETINA…..
    QUANDO SI DICE IL CASO…..