Niente accordo sulla Sapa, Regione: distanze incolmabili

23/07/2014 di
Stabilimento-Sapa-Priverno_Fossanova

Stabilimento-Sapa-Priverno_Fossanova «Abbiamo seguito con attenzione fin dall’inizio la vicenda della Sapa – in seguito alla comunicazione della società del 5 maggio scorso della procedura di licenziamento collettivo per i 136 dipendenti del sito di Fossanova – prima di giungere al tavolo di ieri il cui risultato è stato un mancato accordo». È quanto afferma in una nota la Regione Lazio che ricorda come «oltre al tavolo di ieri, presso l’Assessorato al Lavoro della Regione Lazio, i sindacati e l’azienda si sono incontrati il 4 luglio scorso e il 16 luglio e il 10 luglio presso il Ministero dello Sviluppo Economico».

«La Regione ha tentato di favorire la mediazione tra l’azienda e i sindacati ma ha dovuto constatare ieri, con la firma del mancato accordo, una distanza tra le parti che è rimasta incolmabile – continua la nota -. La Regione ha invitato la società a valutare la possibilità di applicare, di fronte alla drammatica decisione di cessare ogni attività produttiva, ammortizzatori sociali e anche tutte le possibili iniziative di politica attiva finalizzate all’obiettivo di favorire la ricollocazione dei lavoratori (sia esterna che, eventualmente, all’interno di altri siti industriali della stessa società) sia la possibilità di cedere a terzi imprenditori, anche parzialmente, il sito industriale – si legge ancora – per favorire una reindustrializzazione in un territorio, quello pontino, già colpito duramente da altre crisi aziendali».

«L’azienda ha proposto, in sede di vertenza, una Cassa Integrazione Straordinaria per cessazione di attività; di ricercare potenziali acquirenti di un ramo d’azienda anche attraverso la consulenza di un advisor specializzato; di trasferire alcuni lavoratori presso altri siti industriali della società e la mobilità volontaria, corrispondendo ai lavoratori che la avessero scelta un incentivo all’esodo pari a 15mila euro (quelli con meno di 40 anni di età), 17mila euro (tra i 40 e i 50) e 19mila euro (oltre i 50 anni). I sindacati – conclude la nota – hanno contestato la scelta aziendale di cessare le attività produttive sul sito di Fossanova, anche a fronte di una mancata discussione sullo stato di crisi in cui versava e non hanno ritenuto sufficienti – conclude la nota – le proposte dell’azienda circa la propria irrevocabile decisione di concedere una Cassa Integrazione Straordinaria per cessazione di attività e non per crisi aziendale. Nonostante il mancato accordo, la Regione, di intesa con le altre istituzioni coinvolte, assicura il massimo sforzo nella ricerca di una soluzione che eviti una drammatica situazione di emergenza occupazionale in un territorio già duramente colpito da un profondo processo di deindustrializzazione». 

  1. aridaje!!!!!

    PER CORRETTEZZA DI CRONACA
    l’azienda SAPA è ubicata presso l’area industriale ASI nel Comune di Pontinia!!!!

    Fossanova non c’entra una cippa di lippa!!!!