Da Latina a Roma, la truffa dei bancomat con la “forchetta”

22/05/2014 di
bancomat-forchetta

Redditizio e funzionale il sistema escogitato da una banda di rumeni e moldavi che nel giro di poco tempo sono riusciti a truffare numerosi utenti di diverse banche, impegnati nelle operazioni di prelievo ai distributori automatici delle banche. In trasferta dalla provincia di Latina, i malviventi tutte le sere giungevano nella Capitale a bordo delle loro auto e, una volta scelto l’istituto di credito e il bancomat da manomettere, si mettevano all’opera.

Usando una carta prepagata intestata a loro, effettuavano un piccolo prelievo e una volta ottenuta l’apertura della bocchetta di erogazione, prima che si richiudesse, inserivano un oggetto metallico a forma di forchetta per bloccare le banconote di eventuali e successive operazioni.

Così, quando lo «sfortunato» di turno, alla successiva richiesta di prelievo, non vedendo fuoriuscire la somma richiesta, pensava ad un malfunzionamento della macchina e si allontanava, entrava in azione uno dei componenti della banda che toglieva la «forchetta» e si impossessava del denaro. Ovviamente le truffe avvenivano tutte in orari di chiusura degli sportelli bancari, in questo modo le vittime non avevano la possibilità di contestare in tempo reale il malfunzionamento dell’apparecchio e si accorgevano dell’ammanco solo il giorno dopo.

A seguito delle numerose denunce sporte dai truffati, gli investigatori del Commissariato Tuscolano, diretti dal dr. Domenico Sannino, hanno predisposto dei servizi di appostamento nei diversi istituti bancari della zona e, una volta intercettata la banda, i successivi accertamenti ed elementi di prova comunicati all’Autorità Giudiziaria, hanno consentito l’emissione di 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere, per altrettanti soggetti, e alla denuncia di altre tre.

  1. tutti fuori e chiudiamo le frontiere…. sarà tutto di guadagnato

  2. ma no… so bravi ragazzi…

    Uno zingaro che s’arrangia coi carrelli davanti a un supermercato m’ha detto: io non rubo, io non chiedo, mi aiutano.
    Gli ho chiesto: ma lavorare, no?.
    Non mi ha risposto e s’è girato dall’altra parte.

  3. se solo il comune si impegnasse per dare loro delle case popolari non andrebbero a rubare e che diamine gente svegliatevi

  4. Mariavittoria tutti sanno che scrivi solo per divertimento .
    Detto questo, leggimi nel pensiero quello che ti sto per dire………………

  5. Una riflessione: un Italia con leggi sull’immigrazione leggere, per non dire inesistenti, o addirittura che tutelano i “diritti” degli stranieri fa comodo ai paese forti dell’Europa per i seguenti motivi:
    fa da cuscinetto per i flussi migratori del nord africa, impedendo che questi disperati dilaghino direttamente nel nord europa;
    è il polo di attrazione dei criminali e nullafacenti dei paesi dell’est europa, che con l’apertura delle frontiere e la libera circolazione possono andare ovunque (a delinquere), ma preferiscono l’Italia per ovvi motivi.
    Di questo dobbiamo poi ringraziare i nostri politici (tutti di destra e di sinistra a cominciare dalle alte cariche), che ci hanno venduto ai paesi europei forti: l’Europa ci da dei soldi affinchè noi accogliamo gli stranieri (soldi che derivano poi sempre da noi) ed ai politici questi soldi fanno comodo per tirare a campare un altro pò (mica li investono per regolamentare i flussi migratori, per finanziare e rafforzare le forze dell’ordine e per costruire strutture carcerarie idonee).
    Ricordatevene bene alle prossime e future elezioni!!!