Borgo Piave, indagine sugli appartamenti di Malvaso

Sono in corso delle indagini sul cantiere per la realizzazione dei 24 appartamenti a Borgo Piave. La Procura vuole chiarire tutti i passaggi che hanno consentito alla “Piave Costruzioni” di ottenere una concessione rilasciata dal Comune. La srl infatti è del consigliere comunale di Forza Italia, Vincenzo Malvaso, e secondo gli investigatori del Nipaf ci sarebbero alcuni punti oscuri.

Il prossimo passaggio sarà una consulenza tecnica per fissare alcuni punti fondamentali. Si dovrà capire in che modo è stato possibile aumentare la cubatura da 2.900 a circa 9.000 metri cubi. C’è poi una fascia di rispetto stradale 30 metri, non rispettata, sulla quale va fatta chiarezza soprattutto per capire se in questo andava applicata oppure no. Secondo i tecnici che hanno redatto il piano non ci sarebbe alcun obbligo in quanto la strada è comunale e interna all’aggregato urbano, e quindi al traffico locale.

La variante sotto indagine è stata approvata dalla Giunta con la delibera 359 del 12 luglio 2012. Ma le indicazioni furono date dalla Commissione Urbanistica nel verbale 104 del 5.03.2009. Quel giorno il presidente della Commissione, Ivano Di Matteo, era assente. Fu sostituito proprio da Vincenzo Malvaso. Quattordici persone sono indagate. Si tratta di funzionari, tecnici, amministratori e imprenditori. Le ipotesi di reato sono abuso edilizio, falso e violazione delle norme urbanistiche.

PIANO CASA. Il sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi interviene sul caso con un lungo comunicato: “La variante al Piano Particolareggiato di Borgo Piave è stata approvata con delibera di Giunta comunale nel rispetto di quanto previsto dall’apposita normativa introdotta con il “Piano casa”, che ha determinato la snellezza delle procedure affidando alla Giunta comunale l’approvazione di tali atti in precedenza di competenza del Consiglio comunale. Pur se la procedura introdotta dal “Piano Casa” stabiliva che la competenza passasse dal Consiglio alla Giunta comunale, l’amministrazione ha avuto numerosi incontri di carattere tecnico, pur non previsti dalla normativa vigente, con gli uffici della Regione Lazio, in particolare con l’Avvocatura e l’ufficio Pianificazione, che hanno confermato la correttezza dell’iter poi intrapreso dall’amministrazione comunale; ciò a maggiore garanzia circa la regolarità e la trasparenza della procedura adottata. Inoltre, la Giunta comunale ha stabilito di procedere anche alla pubblicazione della variante di Piano approvata dalla Giunta stessa, anche questa non dovuta, così da consentire ai cittadini di proporre le manifestazioni di interesse, sempre nell’ottica della più ampia trasparenza dell’azione amministrativa pubblica.

Entrando nello specifico della variante al Piano Particolareggiato di Borgo Piave – continua il sindaco – questo non ha modificato, infatti, quanto previsto dal Piano Regolatore Generale, interessando lo stesso perimetro e la stessa superficie del precedente Piano Particolareggiato, rispettando sia la densità territoriale sia il peso insediativo previsto dal PRG. Aggiungo inoltre:

• l’edilizia scolastica esistente e in progetto è stata confermata nel rispetto degli standard minimi previsti;

• i servizi comuni sono previsti in incremento;

• il verde pubblico viene confermato nelle quantità previste dagli standard e dal precedente P.P.E di Borgo Piave;

• le aree destinate a parcheggi pubblici, distribuite all’interno del perimetro del Piano, sono state aumentate in considerazione delle crescenti necessità legate all’incremento del traffico veicolare.

In considerazione di tutto ciò – conclude il sindaco – sto facendo predisporre dai competenti uffici comunali una dettagliata relazione tecnica, corredata da relativa documentazione, da inviare alla Procura della Repubblica finalizzata a dimostrare l’infondatezza di quanto pubblicato dalla stampa, sempre per garantire quella trasparenza che caratterizza la mia amministrazione fin dal suo insediamento”.