Alunno morto cadendo dalla nave, studenti di Latina sotto shock

02/04/2014 di
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«Siamo ancora sotto shock, stentiamo a credere a quanto è successo». A parlare è il padre di uno studente del liceo Majorana di Latina che era sulla nave dove la notte tra domenica e lunedì un ragazzo di 15 anni è morto cadendo dal ponte più alto dell’imbarcazione ormeggiata nel porto di Barcellona. «Con i ragazzi siciliani c’erano anche studenti di altri istituti – racconta – come quelli della classe di mio figlio del Majorana di Latina. Quello che è successo è assurdo, non si può morire a 15 anni durante una gira scolastica, siamo affranti». Sotto shock anche gli studenti di Latina che facevano parte della comitiva.

IL RIENTRO A CASA. Abbracci, commozione e sguardi rivolti a terra. È il mesto rientro in Italia dei compagni di liceo di G. R., lo studente 15enne dello scientifico Ettore Majorana di San Giovanni la Punta, nel Catanese, morto nel porto di Barcellona dopo essere precipitato da un ponte della Cruise Rome,nave da crociera della Grimaldi lines. Lui non è con loro: il suo corpo è rimasto nella fredda stanza di un obitorio spagnolo per l’autopsia, nel tentativo di ricostruire la causa della tragedia che lascia nel dolore più atroce la famiglia: figlio unico di un insegnante e di un bancario era definito da tutti «un bravissimo ragazzo».

I liceali sfilano in silenzio nel porto di Civitavecchia, al rientro in Italia assieme a 5 mila studenti dopo avere partecipato al festival di letteratura per ragazzi Amare leggere. Non hanno voglia di parlare e avvisano i giornalisti: «nessun contatto». ‘Scortatì dai professori e dalla preside, Carmela Maccarrone, salgono veloci su due autobus che li portano a casa, in Sicilia, alle pendici dell’Etna, chiedendo di «essere lasciati in pace». Un clima di grande commozione e tristezza come quello che si è respirato stamattina a scuola.

«C’è una cappa pesantissima di silenzio che grava su tutti – osserva la vice preside del liceo, Maria Teresa Rizzo, che era anche l’insegnante di lettere del quindicenne – alunni ed operatori. I ragazzi sono molto provati, distrutti e sentono tutto il peso dell’immensa tragedia che è avvenuta». Nessuno dei liceali crede all’ipotesi di un gesto volontario: «lo conoscevo da otto anni – dice un ragazzo – e so che non lo avrebbe fatto, me lo hanno confermato anche alcuni dei suoi amici più cari». Qualunque cosa sia accaduta lui «è ancora nei nostri cuori, resta a scuola con noi…» aggiunge un altro.

  1. Una sola domanda….perchè ?!?!
    Esprimo tutta la mia vicinanza alla famiglia, RIP