Fondi, così mafia e camorra controllavano il mercato ortofrutticolo

26/03/2014 di
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 «Le dinamiche descritte dal pentito siciliano sono ormai consolidate da anni nel sistema agricolo marsicano». Angelo Venti, responsabile regionale di Libera, l’associazione contro le mafie, interviene sulle rivelazioni del pentito Gianluca Costa, 38 anni, di Gela in merito all’esistenza di un patto tra Corleonesi e Casalesi messo su per gestire il mercato ortofrutticolo in Italia.

Un sistema che permettere il controllo dello smistamento anche di parte dei prodotti agricoli del Fucino, passando attraverso i banchi del vicino mercato di Fondi (Latina). «In questo accordo – spiega Venti – la mafia pensa ai trasporti, e la camorra si occupa dell’agricoltura. Sono loro che gestiscono tutto dalla vendita dei concimi fino al prezzo d’acquisto dei prodotti. I contadini sanno bene come funziona il sistema – aggiunge Venti – ma non dicono niente, accontentandosi di vendere anche a prezzi più bassi».

  1. Controllavano? Ma perché vi ostinate ad usare i verbi al passato?